Brasile, Jair Bolsonaro non ci sta affatto e non accetta la sconfitta. Tanto è vero che sarebbe addirittura pronto un piano per “rovesciare” il nuovo presidente del Paese, Inacio Lula
In questi ultimi giorni gli occhi sono stati puntati decisamente sul Brasile. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto quello che è successo. Proprio come due anni fa negli Stati Uniti D’America (in quel caso erano stati i sostenitori di Trump), anche quelli di Bolsonaro hanno assaltato il Parlamento brasiliano. L’idea che il nuovo presidente del Paese, Lula, sia il capo non è andata affatto giù. Tanto è vero che moltissimi di loro hanno pagato con l’arresto. Basti pensare che, nel giro di pochissime ore, gli agenti locali hanno avuto un bel da fare. Tanto da arrestare almeno 1.500 persone che hanno dato non pochi problemi.
Il tutto mentre la persona inquadrata in foto si trovava proprio negli USA, ma per un altro motivo. Si era sottoposto ad un intervento per alcuni problemi addominali. Tutto è andato per il verso giusto. Nel frattempo, però, si continua ancora a parlare di Bolsonaro. L’ex presidente del Paese sudamericano, uscito sconfitto, non ha accettato la sconfitta. Tanto da non presenziare neanche alla cerimonia del suo sfidante che ha avuto la meglio nel ballottaggio delle ultime elezioni. Tanto è vero che sta studiando, addirittura, un piano per poter rovesciare il nuovo presidente del popolo sudamericano.
Brasile, Bolsonaro studia il piano per far cadere Lula
Nell’abitazione dell’ex ministro della Giustizia del Brasile, Anderson Torres, la polizia ha trovato un piano proprio di Bolsonaro per cercare di ribaltare il risultato delle elezioni avvenute lo scorso anno. Questo è quello che fanno sapere i media brasiliani. Si parla di “documento incostituzionale“. A quanto pare, lo stesso, si trovava nell’armadio, il tutto durante una perquisizione. Lo scorso 8 gennaio il “Palazzo Presidenziale” era pieno zeppo di sostenitori dell’ex presidente.
A quanto pare è stato proprio il suo staff ad essere “complice” di questa irruzione. Aprendo le porte ai manifestanti che hanno creato disordini e tante proteste. Non è finita qui visto che, nel corso di una conferenza stampa, lo stesso Lula ha fatto sapere di voler approfondire su questa vicenda. Tanto da effettuare uno “screening approfondito” da parte dei dipendenti. Il tutto per cercare di capire il loro ruolo in tutto questo. Tra i complici spuntano anche i poliziotti. Questo è sempre quello che riportano i giornali locali. Le indagini, nel frattempo vanno avanti senza sosta.