Fuoco Sant’Antonio, allarme in città: “Contagi cresciuti del 20%”

Fuoco Sant’Antonio, cresce l’allarme in città. Basti pensare che, nel giro di pochissimo tempo, i contagi sono aumentati del 20%. Quali sono le cause e soprattutto come è possibile prevenirlo

Fuoco Sant'Antonio
Aumentano i contagi a Roma per quanto riguarda il fuoco di Sant’Antonio (Ansa Foto) Notizie.com

Per chi lo ha subito non è assolutamente piacevole. Anche perché si tratta di un dolore non indifferente che difficilmente può essere sopportato. Il ‘Fuoco di Sant’Antonio‘ (conosciuto anche come Herpes Zoster) non è affatto una passeggiata. In primis bruciore. Tanto bruciore. Successivamente fitte all’addome e nella zona del dorso. A lanciare l’allarme è stata la Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). I casi aumentano, in particolar modo in una città. Si tratta di Roma dove, nell’ultimo periodo, i contagi sono aumentati addirittura del 20%. A cosa è dovuto tutto ciò?

I motivi possono essere tanti ed allo stesso tempo diversi tra loro. Il Covid, anche in questo caso, c’entra eccome. Proprio con la pandemia c’è stata una riattivazione dei virus latenti. In particolar modo del “virus varicella“. Si va verso la riduzione delle difese immunitarie (malattie e stress). Tra il 2021 ed il 2022 c’è stato un boom anche di persone che hanno deciso di sottoporsi al vaccino. Un numero che è aumentato di 13 volte. A livello di numeri parliamo di 3500 persone. Decisamente un altro dato rispetto agli anni precedenti. Tutto merito di una campagna vaccinale ottimale.

Fuoco di Sant’Antonio, boom di contagi a Roma

Fuoco Sant'Antonio
Aumentano i contagi a Roma per quanto riguarda il Fuoco di Sant’Antonio (Ansa Foto) Notizie.com

L’invito, da parte della Regione Lazio, non cambia affatto: ovvero sperare che le persone continuino a vaccinarsi. In particolar modo: i diabetici, affetti da cardiopatie, immunodepressi ed anziani. Non è un unico vaccino, ma ben due: uno è a base di virus attenuato (utile per gli over 50 e che protegge per il 65% dall’Herpes Zoster e 75% dalla complicanza). Viene somministrato in due dosi, con intervallo di 2-6 mesi.

L’altro vaccino è quello proteico adiuvato. Non ha un virus, ma delle proteine virali. Dai 18 anni in su può essere somministrato. Ha una efficacia del 95%. La trasmissione del virus di una persona che ha il fuoco di Sant’Antonio può avvenire tramite contatto diretto con le lesioni della pelle. Nel caso in cui una persona dovesse essere colpita svilupperebbe non il “fuoco”, ma la varicella. I fastidi possono essere quelli che già abbiamo riportato in precedenza.

Gestione cookie