Tra le aziende più importanti in Italia c’è sicuramente Kartell. E l’imprenditore Claudio Luti al ‘Corriere della Sera’ racconta tutti i passi di questo successo.
Kartell è ormai diventato un punto di riferimento per il mondo del design e dell’imprenditoria del nostro Paese. Una azienda che con il passare del tempo ha avuto una crescita importante e dietro a tutti i successi c’è anche Claudio Luti, imprenditore che si è formato sotto Versace, ma che ora è uno dei più conosciuti in Italia.
“Questo progetto bisogna dire che nasce grazie all’avvocato e al commercialista di famiglia – ha ammesso Luti al Corriere della Sera – i miei suoceri avevano fondato l’azienda, ma in quel momento volevano uscire e così io colsi l’occasione“.
L’imprenditore in questa lunga intervista si è soffermato anche sulla svolta che ha portato in poco tempo la sua azienda ad essere un vero punto di riferimento: “Sicuramente il design industriale, ma anche il coraggio di rischiare ogni giorno sui progetti. E’ quest’ultima la cosa che ci distingue e affascina i designer al di là del materiale utilizzato“.
Come detto in precedenza, il progetto Kartell è nato dopo una lunga esperienza insieme a Versace. “Gianni era un genio impareggiabile – ha ammesso Luti – con lui io ho costruito sicuramente le basi per diventare un imprenditore. Mi ha insegnato come razionalizzare un lavoro che non conoscevo e che metteva in relazione tutti gli attori di una grande azienda“.
Un rapporto durato 11 anni. “Un giorno decisi di uscire e vendere le quote alla famiglia Versace – ha confermato Luti – e mi ritrovai a pensare al mio futuro con la serenità economica e una famiglia che ha sempre sostenuto le mie scelte anche in passato“. E subito dopo, come detto, arrivò Kartell.
Naturalmente gli obiettivi da raggiungere sono ancora diversi. “Non ho assolutamente intenzione di fermarmi – ha detto Luti al Corriere della Sera – gli investimenti da fare sono sicuramente importanti, ma i risultati non mancano. E sicuramente il progetto Kartell Loves the Planet mi rende molto orgoglioso. Ho l’obiettivo di fare diventare questa azienda qualcosa di sociale e quanto fatto è sicuramente un primo passo“.