Ecco finalmente la neve sulle montagne abruzzesi grazie alla quale si potrà tornare a sciare, ma tutto il settore rimane in grave crisi per il caldo anomalo di questa stagione
Avranno funzionato le continue preghiere degli amanti dello sci del centro Italia? Sembrerebbe di sì perché finalmente dopo un dicembre a dir poco anomalo la neve è tornata ad imbiancare l’Abruzzo e le sue piste da sci. La speranza degli operatori è quella di aprire qualche pista per il prossimo weekend ma la stagione 2022/2023 porterà con se comunque numeri da crisi.
Dopo un dicembre senza neve il nuovo anno sembra portare con se qualche buona novità per tutto il settore sciistico dell’appennino. La neve dei giorni scorsi ha rimbiancato le montagne finora rimaste spoglie per tutto il mese di dicembre. Il grande caldo infatti ha rovinato l’intero periodo delle festività natalizie regalando un paesaggio estivo agli avventori e un meno 45/50% di incassi per gestori delle aziende. Ora i cannoni sparaneve sono in azione ma la palla passa di nuovo al meteo. Infatti perché si possa creare il manto di ghiaccio necessario per mantenere aperte le piste occorrono temperature fredde quantomeno nelle ore notturne di questi giorni, altrimenti anche la neve scesa in questo gennaio 2023 sarà destinata a sciogliersi.
La speranza di riaprire è appesa alle temperature
Erano più di 40 anni che non accadeva un qualcosa di simile. Un periodo natalizio senza l’ombra della neve sulle montagne abruzzesi dove il turismo di questi tempi ne fa da padrone da Campo Felice a Roccaraso passando per Ovindoli e Campo Imperatore. 24 comprensori con 93 impianti di risalita – tra sci di fondo e alpino -, 35 comuni coinvolti, oltre 800 imprese e 5 mila lavoratori, tutti fermi al palo in attesa della tanto agognata neve. Oltre 400 i lavoratori stagionali che rimangono a rischio e un crollo del fatturato quasi del 50% al quale bisogna aggiungere anche il caro energia. Insomma numeri orribili che faranno della stagione 2022/2023 una delle peggiori per l’intero comparto sciistico del centro Italia, dagli impianti di risalita, fermi, agli alberghi e alle strutture ricettive completamente vuoti.
Tutta colpa del caldo anomalo che invece della neve nei primi giorni di dicembre ha portato una copiosa pioggia che ha sciolto tutto il manto nevoso. Ora che la neve sembra tornata la speranza è quella di scongiurare un bis. Basterebbero infatti delle temperature poco superiori alla media per impedire alla neve di compattarsi e creare lo strato necessario perché le piste possano reggere ed essere rifocillate dalla neve artificiale dei cannoni. Cannoni che nel frattempo sparano neve senza soluzione di continuità. Le stazioni sciistiche di Ovindoli, Campo Felice e Roccaraso sperano infatti di riuscire ad aprire qualche pista per il prossimo weekend. Tutti gli operatori sono a lavoro senza sosta ma come detto tutto dipenderà dal freddo. Intanto, con le dita incrociate per un esito positivo, il danno per il settore rimane enorme.