Dai famigliari dell’attore è partita un’inchiesta dopo che si sono accorti di alcuni ammanchi: hanno presentato una denuncia per peculato
E’ stato un attore italiano che ha ottenuto popolarità grazie a due fiction di grande successo, alle quali partecipò all’inizio degli anni ’90, “La dottoressa Giò“, con Barbara D’Urso come protagonista e “Vento di Ponente“: Paolo Calissano è prematuramente scomparso all’età di 54 anni il 29 dicembre 2021 a causa, molto probabilmente, di una overdose di farmaci che utilizzava per combattere la depressione che da diversi anni gli dava il tormento.
Famiglia Calissano, l’avvocato: “Fase delicata dlele indagini”
Nel 2006 il tribunale nominò l’uomo amministratore di sostegno dell’attore. Paolo ha vissuto momenti complicati dovuti alla depressione, dalla quale non è mai riuscito a riprendersi. Oggi le indagini delle fiamme gialle si concentrano su un ammanco di circa un milione dai conti di Calissano, soldi che l’attore avrebbe guadagnato con la partecipazione a diverse società. L’avvocato Santina Ierardi, che assiste i famigliari dell’attore, spiega: “È una fase delicata delle indagini e non commentiamo nulla“.
Tra le operazioni al vaglio degli inquirenti ci sono una decina di bonifici partiti nel corso del 2019 da un conto intestato a Paolo Calissano e destinati a Minna, per spese e finanziamenti della Autopark (una delle società a cui partecipava l’attore). A fronte di questi bonifici però, nella contabilità della società, risulterebbero stanziamenti molto inferiori provenienti da Calissano. Una vicenda delicata sulla quale i cari di Paolo voglio sicuramente vederci chiaro.