Incontri ravvicinati sul cielo di Roma, record di avvistamenti Ufo

E’ un vero e proprio boom nel 2022 di presunte visioni aliene in tutta Italia: la Capitale, rispetto alle altre città del Belpaese, segna il primato

Chi l’avrebbe mai detto? E soprattutto saputo che a Roma c’erano stati così tanti avvistamenti Ufo? Ora che Pentagono e Nasa parlano allo scoperto degli Ufo al pari delle previsioni meteo, come ricorda il Messaggero, diventano assai significativi i 14 avvistamenti che nel 2022 hanno riguardato Roma e provincia, in testa alla classifica stilata ogni anno dal 1997 con setacci finissimi dal Centro ufologico nazionale. Fra l’altro una di quelle segnalazioni sta resistendo come l’ultimo giapponese su un’isola a tutti i tentativi di declassarla nella categoria degli eventi con pochi elementi a sostegno o, peggio ancora, negli eventi spiegati.

Avvistamenti
Negli Stati Uniti il Congresso ha aperto una commissione sugli Ufo (ansa)

Funziona così, ed è la procedura usata anche dalle forze armate o dalle agenzie spaziali come appunto la Nasa: delle 319 segnalazioni (in ripresa dopo le 279 del pandemico e claustrofobico 2021) giunte al Cun, 44 sono finite presto nella casella dei casi non rilevanti, quasi tutti fenomeni naturali. Altre 127 sono state ritenute incomplete, ovvero i testimoni, incalzati, non hanno fornito ulteriori informazioni. Delle 148 avanzate sono via via uscite quelle legate ai trenini di satelliti di Starlink di Elon Musk, ormai una iattura per astronomi e ufologi, pari al 18% degli avvistamenti, poi, a scalare, quelle causate da errori (riflessi) videofotografici; quelle legate ai passaggi della stazione spaziale internazionale o di aerei o di elicotteri; quelle innescate da (sic) lanterne cinesi o droni; quelle provocate da fari di locali notturni; quelle disegnate nei cieli da stelle o meteoriti (bolidi).

Spicca Roma con 14 avvistamenti, mentre la Lombardia è la prima regione con 25

La conferma
L’avvistamento Ufo che ha fatto tanto discutere e che la Nasa ha confermato come esistente (Twitter)

Stringi stringi, alla fine, solo 24 segnalazioni sono per ora sopravvissute, al vertice c’è quella romana. Mesi con più segnalazioni alla Ufoline del Cun? Agosto, luglio e gennaio. Il Lazio, fra l’altro, con 19 avvistamenti (Latina, 2, Frosinone, Latina e Rieti 1) è preceduto solo dalla Lombardia con 25 e seguito subito dall’Emilia-Romagna (18). Poco attraenti per gli Ufo Abruzzo, Basilicata, Molise, Umbria e Valle d’Aosta (zero), mentre a livello provinciale dopo Roma spiccano Milano (10), Piacenza e Brescia (6), Napoli e Palermo (5), Lecce e Taranto (2). Il Cun del presidente Roberto Pinotti (emerito Vladimiro Bibolotti), per farsi capire, continua a usare lo storico, probabilmente inscalfibile e persino affettuoso acronimo Ufo (oggetti volanti non identificati), mentre negli Usa si va affermando il gelido Uap (fenomeni aerospaziali non identificati) che nell’ultimo rapporto diffuso, previa supervisione del Pentagono, dalla Direzione dell’intelligence nazionale (Dni), etichetta 310 delle 510 segnalazioni ultimamente registrate, il triplo del 2021.

Segnalazioni che, a differenza di quelle civili raccolte dal Cun, provengono per la maggior parte da piloti militari di Marina e Aeronautica che si avvalgono non solo della vista, ma anche dei rilevatori radar installati nei loro velivoli. È probabile che nei prossimi mesi resterà inspiegata solo una manciata dei casi americani, ma va ricordato che bastarono 3 di essi nel 2017 per aprire una falla nel muro della segretezza, del tutto (ok, in buona parte) smantellato nel 2021 su richiesta del Congresso che da anni chiedeva trasparenza. Non si poteva più tacere su quegli oggetti (non bagliori) che volano in maniera totalmente anticonvenzionale e con capacità strabilianti (velocità e angoli di virata), come testimoniato dai piloti dell’Us Navy che hanno visto Uap pure inquadrati dalle telecamere a ricerca automatica dei jet F/A 18 Super Hornet imbarcati sulla portaerei Nimitz.

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