Matteo Messina Denaro non è l’unica persona arrestata in questo blitz. In manette anche il fiancheggiatore del boss mafioso. Ecco chi è la persona fermata.
Gli ultimi mesi (se non anni) di latitanza Matteo Messina Denaro li ha trascorsi in Italia naturalmente aiutato da diversi fedelissimi. E tra loro anche la persona che i carabinieri hanno arrestato questa mattina durante il blitz alla clinica di Palermo. Si tratta, secondo quanto riferito dall’Ansa, di Giovanni Luppino, un agricoltore incensurato.
Sarebbe stato lui a portarlo in macchina presso la struttura dove è stato arrestato, ma molto probabilmente è la persona che negli ultimi tempi è stata più vicina al boss siciliano. Infatti, l’agricoltore è di Campobello di Mazara, la cittadina che potrebbe aver ospitato per diverse settimana il capomafia trapanese. Ma su quest’ultimo passaggio i dubbi sono ancora diversi e saranno chiariti solamente nelle prossime ore dagli stessi inquirenti.
Chi è il fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro
Il momento dell'arresto del fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro pic.twitter.com/gzyiYVEFAb
— Erfred111@gmail.com (@erfred111) January 16, 2023
Giovanni Luppino negli ultimi tempi, come detto in precedenza, è stato sicuramente una delle persone più vicine a Matteo Messina Denaro. Stando a quanto riportato dall’Ansa, l’uomo è di Campobello di Mazara, paesino vicino a Castelvetrano, città natale del boss, e da qualche tempo gestiva un centro per l’ammasso delle olive proprio nella cittadina siciliana. La sua funzione era quello di fare da intermediario tra i produttori e i grossi acquirenti che solitamente arrivavano dalla Campania.
Su come è venuto in contatto con il capomafia trapanese sono in corso tutti gli approfondimenti del caso e durante la conferenza stampa potrebbero essere chiariti alcuni passaggi. Al momento l’unica certezza è rappresentata dal fatto che l’agricoltore ha accompagnato Messina Denaro alla clinica di Palermo e dovrebbe aver favorito la latitanza del boss proprio a Campobello di Mazara, cittadina presente anche sulla carta d’identità di Andrea Bonafede, il nome utilizzato dal capomafia per entrare in questa clinica.
Primo processo con Messina Denaro il 19 gennaio
In attesa di capire meglio il ruolo avuto da Luppino negli ultimi mesi di latitanza di Mattia Messina Denaro, arrivano delle novità importanti per quanto riguarda proprio il boss siciliano. Il capomafia trapanese potrebbe comparire per la prima volta in un Tribunale il prossimo 19 gennaio nel processo che lo vede imputato come mandante degli attentati a Falcone e Borsellino.
