L’ultima era stata l’equiparazione del vino alle sigarette, ma sembra essere una via senza ritorno quella intrapresa dalla Comunità europea che allarma la prodizione intera del made in Italy
Era già scattato l’allarme per l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda di adottare etichette per vino, birra e liquori con avvertenze terroristiche sulle conseguenze per la salute dell’uomo, equiparandolo di fatto alle sigarette, ma la strategia europea sul tema dell’alimentazione ora prevede anche molto altro che potrebbe finire per danneggiare molti cibi, vanto assoluto della nostra cucina, che potrebbero essere scopiazzati senza averne minimamente le stesse qualità.
La minaccia del cibo sintetico è stata al centro di un convegno organizzato dalla Coldiretti che ha visto la partecipazione del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, dal titolo “Frankenstein nel piatto? Il cibo sintetico, la nuova minaccia”, proprio per evidenziare i pericoli che corre tutta la nostra filiera alimentare che solitamente raggiunge le nostre tavole.
Il pericolo del cibo sintetico
Dopo le etichette sulle bottiglie di vino e il via libera alla commercializzazione di farine d’insetti, l’Unione europea si sta muovendo su diversi fronti e questo inizio di 2023 non promette nulla di buono per le nostre prelibatezze a tavola. E anche se l’introduzione del cosiddetto Nutriscore, l’etichetta a colori sugli alimenti che penalizza le eccellenze italiane, è stata rinviata in autunno, in questi giorni sono arrivate le prime autorizzazioni sulla commercializzazione di carne, pesce e latte sintetici.
Insomma, si passa dal boicottare prodotti che, se consumati nella giusta maniera, arrecano addirittura dei benefici al nostro organismo, come il vino, al via libera alla riproduzione di nostre specialità senza la giusta qualità. Per questo la Coldiretti ha voluto lanciare un allarme con un convegno che si è tenuto la scorsa settimana a Lonato del Garda in provincia di Brescia, al quale ha voluto essere presente anche il Ministro Lollobrigida in rappresentanza del Governo.
Attacco preciso all’Italia
“Quello che si sta verificando è un vergognoso attacco alla filiera produttiva” , ha esordito il presidente nazionale dell’Associazione Ettore Prandini, “Occorre battersi a livello nazionale, e lo stiamo facendo: su queste tematiche c’è unità d’intenti. E chiederemo che il cibo sintetico venga considerato alla stregua dei farmaci, e che di conseguenza venga trattato. L’Italia deve tornare a fare l’Italia”, ha continuato Prandini, “valorizzando la propria identità. Un’identità che rischia di essere cancellata se i cibi sintetici arriveranno a dominare il mercato: sarà la fine del comparto alimentare”.
Sull’argomento ovviamente il Ministro Lollobrigida è andato deciso sulla posizione dell’Italia: “Contrasteremo il cibo sintetico in ogni modo, con ogni mezzo. Il cibo è un rapporto tra uomo, terra, natura”, ha continuato. “Si tratta di un prodotto di qualità che dev’essere dato alle persone, che non sono solo consumatori. Tutti abbiamo il diritto di mangiare bene e il cibo sintetico non è buon cibo. Non ci convincerà mai nessuno che un prodotto iperprocessato possa essere utile alla salute dell’uomo e all’economia della nostra nazione”.