La sua storia di allenatore era partita proprio sulla panchina rossoblù ben 31 anni fa con una doppia promozione dalla serie C direttamente alla serie A. Poi per il tecnico romano è decollata, prima nel calcio italiano poi in quello europeo, una straordinaria carriera. Ora, a 71 anni, il cerchio si è chiuso.
Nella stagione 2015-16 Ranieri si rende protagonista di una delle favole calcistiche più incredibili e meravigliose dell’intera storia del calcio. Guida il Leicester City a un inaspettato trionfo in Premier League realizzando un’impresa che resterà indimenticabile per tutti i tifosi dei Foxes e per gli appassionati di calcio.
Un ritorno al passato
Un ritorno migliore in Sardegna non poteva esserci per Claudio Ranieri, il tecnico della doppia promozione di moltissimi anni fa quando era agli albori della carriera da allenatore ha esordito con una vittoria sul Como che ha portato il Cagliari in zona playoff e si è guadagnato la giusta standing ovation della tifoseria rossoblù. Lui che, all’ingresso sul terreno di gioco dopo così tanto tempo, non aveva avuto timore di mostrare gli occhi lucidi di un’emozione che sicuramente in quel momento aveva preso il sopravvento.
Insomma, per il tecnico romano, un sabato davvero speciale quello vissuto all’Unipol Domus grazie all’abbraccio intenso da parte di tutto il pubblico cagliaritano che, non a caso, per l’occasione era tornato a fare registrare il tutto esaurito. “Metto l’elmetto e pedalo. So dove voglio arrivare, non mi interessa dove stavamo né dove siamo adesso”, ha dichiarato moderatamente soddisfatto il tecnico a fine partita, ben conscio, dall’alto della sua incredibile esperienza, che non potrà mai essere una prima vittoria a risolvere d’incanto tutti i problemi di una squadra.
Il siparietto simpatico con l’orologio
Come al solito, durante i novanta minuti, Ranieri ha seguito lo sviluppo dell’incontro in piedi davanti alla panchina mostrando il solito aplomb, quello si tipicamente inglese, anche in occasione dei due gol che gli hanno consegnato i primi tre punti. Ma la curiosità che ha catturato l’attenzione di tutti quelli che erano davanti alla televisione è stata proprio per un’ inquadratura che lo ha “pizzicato” in un intenso colloquio con il suo orologio al polso. Scena davvero insolita che ha fatto immediatamente il giro del web e che ha destato tanto curiosità anche in sala stampa al termine della partita.
“Complimenti alla squadra”, ha raccontato il mister nel dopo gara, “quello che non è andato bene lo dirò alla squadra lunedì: ho registrato man mano quello che non mi piaceva sull’orologio, oggi con la tecnologia si può prendere appunti anche così. C’è chi scrive sui taccuini io invece parlo, così riesco a ricordarmi i momenti importanti da riguardare dopo la partita e faccio prima…”. Aggiornarsi di continuo restando però fedele ai propri principi, ecco il vero segreto della longevità di un allenatore come Ranieri.
Sarà anche il tecnico più anziano tra A e B, ma #Ranieri non smette di imparare.
Dopo 1-0, è stato inquadrato intento a parlare al suo orologio. Con chi? Con sè stesso.
Dotato di registratore, l’orologio permette di riascoltare le impressioni a caldo: “Come il blocco appunti” ⌚️ pic.twitter.com/80lAsCC2S6— GOAL Italia (@GoalItalia) January 14, 2023