Dl carburanti, i gestori: misure inutili e dannose

Poco più di un mese al via per il doppio prezzo (praticato e media regionale) obbligatorio per i gestori degli impianti di benzina. La misura però non convince gli interessati: “inutile e dannosa”

I rincari del prezzo di benzina e diesel dei primi giorni di gennaio 2023 hanno spinto come noto il Governo ad intervenire in materia. I primi provvedimenti programmati però continuano ad incontrare la resistenza dei gestori degli impianti che contestano le nuove misure introdotte. Previsto uno sciopero generale per il 25 e il 26 gennaio, ora congelato in attesa del confronto a Palazzo Chigi.

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Il prezzo del carburante aggiornato esposto su un pannello di un distributore (Ansa) – Notizie.com

Continuano nel frattempo a farsi sentire i diretti interessati che auspicano dei cambiamenti nei decreti attuativi e nel corso dell’iter parlamentare che porterà alla conversione del Decreto legge. Troppo gravose e non necessarie alcune delle nuove regole dettate dal Governo. Su tutte quella dell’obbligo di esporre il doppio cartello con prezzo praticato e prezzo medio regionale, in mancanza dei quali si rischiano multe fino a 6.000 euro e una sospensione dell’attività in caso di reiterazione. Quel che manca al momento è la modalità con la quale verranno forniti questi dati da esporre, che verrà stabilita solo in un secondo momento dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla quale i gestori dovranno adeguarsi.

Le sanzioni all’obbligo di comunicazione e di esposizione dei prezzi

In attesa dei risultati dell’incontro previsto per martedì 17 gennaio con gli esponenti del Governo, intanto i gestori hanno già indetto uno sciopero generale per le giornate del 25 e del 26 gennaio, ad ora congelato. Nessun beneficio secondo loro arriverà dalla nuova misura del doppio prezzo, anzi servirà unicamente a rendere più gravoso il loro lavoro dovendo interagire giornalmente con il Mimit. Tanto più che al momento manca ogni sorta di regolamentazione a riguardo di queste comunicazioni incrociate, regolamentazione che verrà effettuata per il tramite di un decreto ad hoc da pubblicare entro i 15 giorni dall’entrata in vigore delle nuove misure.

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I prezzi altissimi dei primi giorni del 2023 (Ansa) – Notizie.com

Nel frattempo quindi i gestori dovranno introdurre una doppia comunicazione per così dire provvisoria, in attesa di adeguarsi alle misure dettate dall’esecutivo. Sanzioni severe per chi non si adeguerà, giudicate troppo pesanti dai diretti interessati, con multe a partire dai 500 euro e fino a 6.000 come tetto massimo. Non solo perché in caso di violazioni multiple dell’obbligo di comunicazione al Ministero e di esposizione del doppio cartello riscontrate dalla Guardia di Finanza, dopo la terza volta potrà essere predisposta la sospensione dell’attività da 7 a 90 giorni.

Dalla voce dei gestori però arriva anche una nota lieta, ossia la reintroduzione del meccanismo dell’accisa mobile, gradito agli esercenti, e grazie al quale si permette l’automatica diminuzione delle tasse sul rifornimento al crescere eccessivo e non previsto dei prezzi del greggio. Nulla di fatto invece per il paventato tetto al listino prezzi in autostrada fermato sul nascere anche da qualche dubbio di costituzionalità della norma.

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