L’ex direttore generale bianconero si lancia in un pronostico, su possibili penalizzazioni alla Juve dopo il processo sportivo
Di sentenze, processi sportivi e possibili conseguenze, Luciano Moggi se ne intende bene. La sua carriera da dirigente sportivo terminò ufficialmente l’estate del 2006, dopo il coinvolgimento e le condanne emesse dalla Giustizia Sportiva durante il processo di Calciopoli. Da quel momento in poi l’ex dirigente bianconero ha lasciato il mondo del calcio, intervenendo solo saltuariamente per commentare le vicende sportive. Oggi, prova a pronosticare la fine del processo sportivo che riguarda nuovamente il club bianconero, coinvolto nelle indagini sulle plusvalenze e il falso in bilancio.
Moggi è già sceso in campo nelle ultime settimane per difendere Andrea Agnelli (presidente dimissionario del club bianconero) e tutto il club, dopo le dimissioni dell’intero cda della Juventus. L’ex dirigente ha inoltre attaccato tutte le squadre che, negli anni scorsi, hanno vinto scudetti, battendo sul filo di lana la Juventus. Oggi, chiamato in causa sulle possibili sanzioni che il club potrebbe ricevere al termine del processo sportivo, Moggi ha fatto il suo pronostico, ipotizzando scenari positivi per il club bianconero.
Allontanando possibili sanzioni più pesanti (retrocessione, perdita del titolo sportivo o numerosi punti di penalità), Moggi ha gettato acqua sul fuoco, immaginando sanzioni molto leggere verso il club bianconero, coinvolto nell’indagine sul presunto falso in bilancio. Secondo l’ex dirigente della Juve, il club rischia poco. “La Juve al massimo rischia uno o due punti di penalizzazione, ma la storia della retrocessione è una barzelletta! Agnelli? La famiglia è particolare e si fanno la guerra. Quando andai via l’avvocato della Juve patteggiò per la B incolpando noi”, ha dichiarato Luciano Moggi a Radio Kiss Kiss.
L’ex direttore generale bianconero ha difeso la società e ha poi commentato i recenti risultati del club. Soprattutto lo scontro diretto con il Napoli, vinto dagli azzurri con un rotondo 5-1. Una gara che ha permesso al club partenopeo di spiccare il volo e che ha aperto la crisi bianconera. “Dopo venerdì ho mandato un messaggio a De Laurentiis facendogli i complimenti per la vittoria, ma soprattutto per come gestisce la sua società”. Chiusura dedicata a Kvaraskhelia, Osimhen e al mercato. “E’ sempre antipatico dare dei valori ai calciatori, perché è tanto forte quanto poi sono bravi quelli che vendono. Ma ovviamente vale più di 100 milioni. Perché se Lukaku è stato pagato tanto, e non sa stoppare una palla, allora queti qui che hanno tecnica allora devono valere per forza di più”.