Avete mai capito fino in fonda la differenza tra la pizza romana e quella napoletana? Sembra davvero impossibile confonderle.
Quale sono le vere differenze tra la pizza napoletana e quella romana, tante volte sarà capitato di andare fuori a cena e di trovarsele davanti e pure di non capire fino in fondo, quale si stava mangiando. Ebbene, ci sono delle caratteristiche importanti di cui tenere conto e che non possono sfuggire nemmeno visivamente.
Partiamo subito dal presupposto che la pizza, come piatto, è certamente uno dei più amati e ricercati in tutto il mondo, è davvero molto difficile trovare la persone che non la mangia o che non sopporta il suo sapore, in qualsiasi momento della giornata.
Una delle più celebri è ovviamente quella Napoletana, che tutto il mondo cerca di copiare, ma che è sempre impossibile da uguagliare con l’originale; alta, sottile, cotta la forno a legna o a forno elettrico: i modi in cui cucinarla sono davvero moltissimi. Ma partiamo alla scoperta delle differenze tra le due.
Pizza romana o napoletana: dall’impasto al bordo, ecco le differenze
Come accennato prima, la pizza è certamente il piatto più amato e ricercato in tutto il mondo e nonostante tutti cerchino disperatamente di imitarla, quella fatta in Italia, resta sempre la migliore di tutte. Eppure una differenza importante di cui tenere conto è quella tra la napoletana e la romana.
Tanto per cominciare questi due tipi di pizza si distinguono per l’utilizzo di due diversi tipi di impasto per la pizza e per la lievitazione che alla fine rendono il risultato completamente diverso, cosi come la consistenza: quella napoletana infatti è più alta e in genere sempre più soffice e gommosa, senza contare il suo cornicione davvero inconfondibile. Invece quella romana è sottile, friabile e decisamente più croccante e anche il suo bordo è decisamente più basso, la sua consistenza negli anni, le ha fatto conquistare il nome di scrocchiarella, proprio per questo motivo.
Altra differenza importante è quello della cottura: il modo migliore in entrambi i casi per cucinarla è quello del forno a legna ma con delle dovute cautele, la temperatura giusta per la napoletana è di 450°, con un tempo di cottura di 60/90 secondi mentre per quella romana ci vogliono 400°, asciugando e di raggiungendo la giusta croccantezza.
Infine, altra differenza sostanziale è quella che riguarda l’impasto: la pizza napoletana ha al suo interno una percentuale di acqua rispetto alla farina, compresa tra 55% e il 60% , mentre all’interno dell’impasto di quella romana è tra il 58% e il 65% . Ancora: la pizza napoletana viene stesa con le mani, mentre per la pizza romana in genere si usa il mattarello e poi la pizza napoletana si impasta senza olio e strutto e quindi contiene meno grassi, mentre in quella romana si utilizza l’olio extravergine di oliva.