Scatta lâallarme sulla nuova direttiva dellâUnione Europea che riguarda proprio le case green: due case su tre vanno ristrutturate.
Eâ un vero e proprio allarme quello che partito dallâAnce, ovvero lâAssociazione nazionale dei costruttori che stanno cercando in tutti i modi di far capire quanto sia difficile mettere in pratica la nuova direttiva dellâUnione Europa che riguarda proprio lâefficientamento energetico degli edifici, considerando il fatto che in Italia due case su tre dovrebbero essere ristrutturate.
âLa proposta di direttiva europea sullâefficienza energetica degli immobili, pone obiettivi ambiziosi, in particolar modo per lâItalia che possiede un patrimonio immobiliare particolarmente vetusto. Ben il 74% dei nostri immobili, è stato realizzato prima dellâentrata in vigore della normativa completa sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismicaâ sono queste le parole del Presidente dellâAnce Federica Brancaccio, riportate dal Messaggero.
Insomma davvero una situazione complicata e non di facile risoluzione considerando anche la situazione economica non rosea, in cui si trovano moltissime famiglie italiane e che non sembra essere sul punto di migliorare. Ma approfondiamo il discorso.
âQuesto grande processo di riqualificazione era finalmente iniziato e solo da poco erano partiti anche i cantieri dei condomini. Ma con lâattuale blocco dei crediti e lâincertezza sui bonus dovuta alle continue modifiche normative dubito che si possano centrare non solo gli obiettivi fissati dalla direttiva, che certamente dovranno essere rivisti perchĂŠ eccessivamente stringenti e con una tempistica troppo ridotta, ma qualunque altro progetto di efficientamento energetico che il momento storico ci imponeâ sono queste le parole che Brancaccio, Presidente dellâAnce dice a proposito delle direttive dellâUnione Europea sulle case green.
Pare infatti, sempre secondo quanto riportano i dati ufficiali dellâAnce che su 12,2 milioni di edifici residenziali, piĂš di 9 milioni non sono in grado di garantire le performance energetiche, che sono appunto previste e volute dalle nuove normative, tenendo anche conto del fatto questa richiesta ha dei tempi brevi, ovvero entro il 2030.
Ad ogni modo, il negoziato per portare avanti questa direttiva, in Europa va avanti e secondo la prima bozza pare che lâobbligo preveda che tutti gli edifici possano raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e quella D entro il 2033, salvo gli edifici che possono ricevere delle esenzioni, come ad esempio quelli di interesse storico e quindi per lâItalia vuole dire che non sarĂ necessario fare la riqualificazione energetica per tutti gli edifici che sono coperti dalle norme sui beni culturali, come ad esempio quelli antichi o quelli di pregio che sono sottoposti a tutela.