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Dossier benzina, la rabbia degli automobilisti: “Siamo polli da spennare”

Published by
Paolo Colantoni

Notizie.com ha incontrato gli automobilisti disperati: “Qualcuno ci specula sopra”. La risposta dei benzinai: “Il prezzo non lo alziamo noi”

Da Roma a Napoli, da Reggio Calabria a Milano, come vivono gli italiani i problemi legati al caro benzina? Con quale sentimento approcciano di fronte al distributore? Hanno modificato o meno le loro abitudini? E soprattutto, esiste o no maggiore diffidenza verso i responsabili delle pompe di benzina? Notizie.com ha girato l’Italia alla ricerca di commenti, sensazioni e dichiarazioni di benzinai e automobilisti.

Il caro benzina visto da automobilisti e distributori (Ansa) – notizie.com –

“Da quando qualcuno ha sparso la voce che noi benzinai aumentiamo il prezzo della benzina, veniamo visti con più diffidenza. A me non è mai capitata nessuna lamentela specifica, ma qualche battutina si”. A parlare è Marco, che gestisce una pompa di benzina a Roma, in zona centrale. “Prima nessuno metteva in dubbio il fatto che i prezzi aumentano in base alle accise, ora sembra che la colpa sia nostra. Purtroppo noi non c’entriamo nulla. Se la benzina aumenta è perchè anche a noi il prezzo è più alto”. Stesso pensiero di un altro distributore, Francesco, che lavora in zona Tiburtina: “Io sono riuscito a tenere i prezzi bassi. Anche in base alle scorte. Ma da quello che so, molti non hanno avuto la stessa fortuna”. E gli automobilisti?Io vivo leggermente fuori città, ma lavoro a Roma e per raggiungere il mio ufficio faccio ogni giorno una sessantina di chilometri. La mia spesa media mensile è di circa 300 euro – dichiara Pietro – all’inizio della guerra, quando i prezzi della benzina erano aumentati, sono arrivato a spendere quasi 500 euro. Oggi diciamo che mi trovo nella classica via di mezzo”.

A Napoli la situazione non cambia.Prima guardavo con attenzione i cartelloni pubblicitari dichiara Antonio, un automobilista costretto a cambiare le sue abitudini – oggi cerco sempre di vedere se la benzina è aumentata o no. Ogni volta che passo davanti ad un distributore mi sembra l’apocalisse. Oggi, ad esempio, ho riscontrato un rialzo di due centesimi”. Antonio ha deciso di limitare l’uso della macchina: “La prendo solo quando è davvero indispensabile. Altrimenti preferisco andare a piedi. Al lavoro ci siamo organizzati tra colleghi: tocca una volta ciascuno prendere l’auto e portare anche gli altri. Se si può risparmiare un pò, perchè non approfittarne?”. Vincenzo è ancora più categorico: “Sicuramente c’è una speculazione: da gennaio ad oggi l’aumento è stato esagerato. Così diventerà impossibile”. “Noi siamo i classici polli da spennare – conclude Ciro – . La benzina non aumenta settimanalmente, ma giorno per giorno. Qualcuno ci sta sicuramente speculando”.

“Fare il pieno è impossibile”

Viaggio tra gli automobilisti e i benzinai. Il caro benzina penalizza tutti – notizie.com

Scendendo di qualche chilometro ed arrivando a Crotone, ci si scontra con i problemi di benzinai e automobilisti: “Le accise vengono aggiunte, tolte, poi di nuovo aggiunte: è diventata una situazione insostenibile. Il prezzo della benzina già lo scorso anno era alto: adesso, da un mese a questa parte è tornato ancora più alto. Purtroppo ci troviamo in una situazione delicata. Fare il pieno è praticamente impossibile”.  Giuseppe tira in ballo il governo. “Quello del caro benzina è un tema che riguarda tutti ma che colpisce particolarmente il ceto medio. Personalmente prendo l’auto tutti i giorni, faccio 60 chilometri per raggiungere il lavoro, e spendo sui 20 euro ogni due giorni. Con una spesa mensile pari a 200 euro circa. Potrei farne a meno prendendo i mezzi pubblici ma questo vorrebbe dire farsi almeno due ore in mezzi obsoleti e fatiscenti. L’abbassamento delle tasse e il taglio del cuneo fiscale erano temi propagati in campagna elettorale dal nuovo governo, cosa hanno fatto a tal proposito?”.

Si ringrazia per la partecipazione e le interviste Francesco Spagnolo e Cristiano Ciardello.

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Paolo Colantoni