Si torna a parlare di efficienza energetica per le case, la maggioranza di Governo si schiera contr la bozza dell’Unione Europea.
Sembra proprio, almeno per il momento, non essersi trovato un vero punto di incontro tra la maggioranza di Governo e l’Unione Europea, specialmente a seguito della bozza presentata proprio da quest’ultima sulla nuova direttiva per l’efficienza energetica degli edifici.
Il testo infatti non è ancora stato discusso dalla Commissione Industria dell’Europarlamento e già in passato la Commissione Europea era dovuta tornare sui suoi passi proprio sul progetto di revisione presentato a fine 2021, che prevedeva anche divieto di vendere le case con prestazioni energetiche peggiori.
Da quel momento in poi, il testo ha subito dei cambiamenti, eppure pare non essere ancora nemmeno lontanamente pronto a diventare legge; fatto sta che tanto è bastato per mettere in allarme Fratelli d’Italia che ha lanciato l’allarme e con loro anche tutta la maggioranza di Governo.
Non si placa il malessere della maggioranza di Governo nei confronti della bozza di Decreto arrivata da parte dell’Unione Europea che riguarda l’efficientamento energetico delle case, pare infatti secondo quanto riporta il Messaggero che circa 9 milioni di edifici dovranno essere ristrutturati entro il 2030, stando a quanto detto dall’Associazione dei costruttori edili, particolare che ha fatto storcere il naso alla Premier.
Ad intervenire è stato proprio il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: “Per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l’approvazione di una norma che danneggerebbe milioni di italiani proprietari di immobili” e ancora: “La direttiva dell’Ue è una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari”. Delle parole davvero molto chiare che non lasciano spazio a nessun tipo di dubbio.
Il centrodestra è unito per combattere questa nuova decisione che pare essere sul punto di essere presa proprio dall’Unione Europea e che secondo la maggioranza di Governo, potrebbe essere controproducente per tutti i proprietari di casa, sempre Foti sottolinea: “In Italia, dove c’è una proprietà immobiliare diffusa, sarebbero 9 milioni gli edifici da ristrutturare in tempi brevi, entro il 2030, secondo la direttiva allo studio dell’Ue. L’Europa non può scaricare sulle famiglie italiane i costi della transizione energetica”.
A fare coro alle sue parole anche il Vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri: “La visione dell’Unione Europea, anche in questo caso, è assurda, da stroncare, estranea ed ostile alla realtà, bisogna mettere un po’ d’ordine sui vari incentivi, sugli Ecobonus e su tutte le norme che possano favorire la rigenerazione degli immobili per la quale in Parlamento dovremmo, al più presto, varare una nuova e moderna legge nazionale”.