Una storia particolare, curiosa, ma anche affascinante quella di un notaio napoletano che ha fatto una scelta di vita andando a vivere in un hotel a quattro stelle della città di Napoli
Non è stato certo il primo a decidere di andare a vivere in una stanza d’albergo e sicuramente non sarà l’ultimo, la storia ne ha conosciute tante di vicende simili soprattutto tra i grandi personaggi di epoche passate, certo è che la sua, al mondo d’oggi, è una decisione quantomeno singolare.
Sergio Cappelli è un notaio napoletano che ha preferito sette anni fa, una stanza in albergo a 4 stelle nel centro storico di Napoli rispetto al suo grande appartamento di proprietà. Una sola stanza, pochi fronzoli soltanto, pace e tranquillità.
Una scelta davvero di vita
Ormai dal 2016, il notaio Cappelli, noto per le sue attività filantropiche e per la sua “stravaganza affascinante“, vive in un hotel a 4 stelle nel cuore della città partenopea, il Majestic, una scelta di vita non usuale, forse eccentrica ma che di sicuro, prima o poi, è balenata nella testa di molti, vendere casa, mollare tutto e andare a vivere in albergo. “Qui e sto benissimo. Quando amici e conoscenti mi spingono a cercare un’altra sistemazione, rispondo sempre di no. Al Majestic mi sveglio contento”, racconta alla stampa lo stesso notaio. All’anagrafe si chiama Sergio cappelli, professione notaio, per certi versi professione svolta in maniera forse eccentrica, ma sicuramente altamente professionale, ma per gli amici e sui social network è Mr.Kind, in riferimento alla sua attività di benefattore. “Sono accudito e coccolato, ho un ottimo rapporto con tutto il personale, quando torno trovo il portiere di notte per scambiare quattro chiacchiere… So che potrei avere gli stessi servizi in una casa mia, ma qui mi sento un uomo libero”, idee molto chiare quelle raccontate dal notaio ai giornalisti.
Molti casi simili nel passato
Detto che c’era già un precedente nella famiglia di Sergio, uno zio infatti negli anni ’70 decise di andare a vivere nell’albergo Paradiso sempre a Napoli, il notaio non è certo il primo che a decidere una scelta del genere anzi, nel secolo scorso molti scrittori, poeti o musicisti sceglievano di lasciare una propria abitazione e di rifugiarsi nella pace e nella tranquillità di una stanza d’albergo. La città più gettonata dai personaggi famosi per vivere in hotel è, manco a dirlo, Parigi. Diversi gli uomini e le donne che l’hanno elevata a propria dimora, in alcuni casi anche per molti anni. Al Ritz di Parigi hanno trascorso un lungo periodo della sua vita lo scrittore statunitense Truman Capote e l’attrice Marlene Dietrich.
A Parigi è stato a lungo anche lo scrittore George Orwell, che ha vissuto a Parigi all’Hotel d’Angleterre ma anche a Barcellona, all’Hotel Ximenez Fuentes. Anche il regista americano Orson Welles, durante la sua carriera, ha scelto un hotel spagnolo, il Ritz di Madrid, Ma come non ricordare Giuseppe Verdi ad esempio, che ha vissuto al Grand Hotel et de Milan per 20 anni o James Joyce che visse a lungo in albergo a Trieste. Insomma, alla fine non proprio una scelta così stravagante e non da tutti: “Ma è anche vero che qui non pago bollette, non devo occuparmi di manutenzione e riparazioni, insomma taglio certi costi”, ha chiosato il nostro notaio.