La governance araba ha messo sul tavolo un’offerta per ottenere quattro delle prossime sei finali della competizione, ma a una condizione…
Stasera a Riyad si giocherà la finale di Supercoppa Italiana. Milan e Inter si contenderanno il trofeo detenuto proprio dai nerazzurri. Formula classica con la vincente dell’ultimo scudetto che affronta la squadra che invece detiene la Coppa Italia. Il derby della Madonnina si sposta in Arabia Saudita, dove si sono già giocate due finali, l’ultima nel dicembre 2019 vinta dalla Lazio contro la Juventus. Ma questa formula potrebbe anche cambiare, sotto la spinta dei petrodollari arabi. Già perché il governo di Riyad vorrebbe mantenere viva la partnership con la Lega di Serie A e assicurarsi almeno quattro delle prossime sei edizioni della Supercoppa Italiana. Per convincere i vertici della Lega sarebbe pronta un’offerta da 150 milioni di euro complessivi, circa sei volte superiore rispetto al precedente contratto stipulato con la governance della Serie A.
Una proposta sicuramente allettante che – riporta il Corriere della Sera – avrebbe trovato il placet dei dirigenti della Lega, ma non quello delle big che non vorrebbero ingolfare ulteriormente il calendario già molto compresso. Ma perché? Di cosa sono preoccupate le grandi società italiane? La proposta avanzata dagli arabi e arrivata sul tavolo della Lega contiene un aspetto rilevante che cambierebbe lo scenario e soprattutto il format della Supercoppa. Cavalcando il modello spagnolo, infatti, gli investitori arabi vorrebbero allargare la fase finale della Supercoppa Italiana a quattro squadre: le due finaliste della Coppa Italia dell’anno precedente e le prime due classificate del campionato sempre della stagione precedente. Se dovessero coincidere, allora si andrebbero a ripescare squadre partendo dalla terza classificata in Serie A. Quello che già accade in Spagna.
Perché pochi giorni fa, in Arabia Saudita, si sono tenute le final four di Supercoppa Spagnola che hanno coinvolto Barcellona, Real Madrid, Betis e Valencia. La competizione è stata poi vinta dai blaugrana. Esistesse già questo modello, in Arabia a contendersi il trofeo ci sarebbero Milan, Inter, Juventus e Napoli. L’offerta proveniente dalla penisola araba è sul tavolo, se ne parlerà, considerando anche la posizione contraria della FIGC. Gravina oggi ha parlato così: “Vorrei tornasse a Roma o a Milano, sapere che oggi ci saranno solo 400 italiani mi rattrista. Il calcio per valorizzare la sua dimensione industriale si lega a paesi che garantiscono profitti. Questo accade per il Mondiale, per Supercoppa e altre competizioni. Ma dovremmo trovare un modo alternativo per crescere economicamente e coltivare il calcio sul nostro territorio”.