Cgil e Pd contro l’immagine della Natività

Cgil e Pd contro l’immagine della Natività, è questo quanto accaduto proprio a Venezia, dopo che in una stanza è stata esposta l’immagine sacra.

E’ una storia che ha dell’incredibile ma che è successa davvero, proprio nei giorni scorsi come riporta il Giornale.it, alcuni esponenti della Cgil e del Pd, cosi come del Movimento Cinque Stelle si sono opposti all’immagine della Natività che è stata esposta in una stanza del reparto dell’Ospedale di Venezia.

Cgil e Pd contro la Natività
Ospedale Civile di Venezia, foto fonte VeneziaToday. Notizie.com

Il tutto è successo proprio nel reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale Civile, l’icona della Sacra Famiglia ha infatti scatenato la fortissima ira di alcuni esponenti dei partiti sopra citati, secondo quanto riporta il Giornale.it, pare che l’immagine possa essere associata al messaggio contro i diritti delle donne.

Secondo il Segretario provinciale della Cgil, infatti: “L’esposizione dell’immagine con Gesù Bambino, la Madonna e San Giuseppe “è un invito a non abortire” e i simboli religiosi “potrebbero mascherare comportamenti da stato etico che non possono trovare in alcun modo cittadinanza a Venezia”.

Cgil e Pd contro la Natività esposta all’Ospedale Civile di Venezia

“Come Pd chiediamo che si rimuovano immediatamente tutte le rappresentazioni religiose che vanno contro la sensibilità delle donne e il rispetto dei loro diritti” sono queste le parole riportate dal Giornale.it, frasi a cui hanno fatto coro anche quelle del Movimento Cinque Stelle: “L’Italia è una Repubblica laica e aconfessionale, i simboli religiosi non vanno usati impropriamente dentro le strutture pubbliche. In luoghi così intimi e particolarmente sensibili come quelli di un reparto ospedaliero, l’ostensione di figure sacre, tra l’altro di una singola confessione religiosa, inevitabilmente veicolano messaggi univoci che possono influenzare le persone e metterle a disagio”.

Natività, Notizie.com

Insomma una protesta che sembra avere dell’incredibile e che ha stupito anche la Chiesa locale, che dopo avere ascoltato e letto le parole degli esponenti dei partiti, in prima persona attraverso la Cappellania dell’ospedale ha ammesso: “Registriamo con stupore le reazioni suscitate in questi giorni dall’iniziativa, peraltro non nata da noi o da altra realtà diocesana. L’immagine in questione è tutto fuorché divisiva e anzi il suo significato, umano e religioso, richiama all’amore, alla cura e all’accoglienza reciproca, ossia a quei valori universali, e così preziosi, che dovrebbero accomunare tutti, specialmente in un luogo particolare quale è l’ospedale. L’immagine stessa, quindi, non possiede alcuna valenza di contrapposizione o di battaglia ‘ideologica’, né può essere o va utilizzata per riferimenti altri o polemiche strumentali sull’aborto, sul rispetto delle donne…”.

Non resta dunque che aspettare per capire come andrà a finire la questione e se alla fine di tutto, l’immagine sacra dovrà davvero essere eliminata dalla stanza del reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Venezia. Certamente la questione non è ancora chiusa.

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