Il concorso al Ministero della Cultura diventa un vero caso: serva il personale eppure le assunzione non sembrano riuscire a partire.
Potrà sembrare incredibile, eppure è tutto vero, secondo quanto riporta il sito Fanpage, la storia delle assunzione presso il Ministero della Cultura, sembra essere sul punto di diventare un vero caso, il problema della carenza di personale infatti non tende a placarsi.
A servire sarebbero circa 19 mila addetti, visto che al momento sono solo 10 mila, eppure nonostante questo bisogno impellente, il concorso AFAV continua ad essere uno stallo e la situazione è diventata talmente insostenibile, cosi da portare i lavoratori a riunirsi e firmare una petizione, nella speranza che qualcosa possa cambiare.
Cerchiamo però di approfondire il discorso, facendo un piccolo passo indietro al 2019, quando l’allora Ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) aveva bandito un concorso per 1.052 posti di assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza (AFAV). Si trattava appunto di una selezione inserita nella riqualificazione della pubblica amministrazione gestito dal centro studi FormezPA.
Come se non bastassero le critiche giunte all’indirizzo del Ministro Sangiuliano dopo la sua decisione di aumentare il prezzo per l’ingresso alla Gallaeria degli Uffizi, ci si mettono di mezzo anche i problemi che riguardano proprio le assunzioni al Ministero della Cultura. Pare infatti che dal 2019 i concorsi non abbiamo portato ai risultati sperati, e quindi carenza di personale e nessuna assunzione.
Proprio nel 2019, anno in cui era stato bandito il concorso ai problemi del periodo normali, si aggiunse anche quello legato alla pandemia da Covid, che ha portato al rallentamento delle procedure e della graduatoria arrivata quasi tre anni dopo, ovvero nel Marzo del 2022. Al momento, secondo quanto riporta Fanpage, gli idonei per le posizioni richieste sono 2.775 le persone che hanno superato le prove di concorso, dimostrando di avere le competenze necessarie al ruolo, ma solo 1.052 i lavoratori che saranno assunti. Anche se in realtà è un numero ancora più basso tenendo anche conto delle 150 rinunce.
Insomma davvero un problema enorme, tra il personale che manca anche figure necessarie al funzionamento di musei e siti archeologici e ancora: assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza, tutto personale il cui concorso era stato bandito nel 2019. I primi lavoratori hanno preso servizio solo nel Settembre del 2022, ma il problema non sembra essere risolto visto che i 901 addetti assunti fin qui sono infatti meno dei 1.052 assistenti previsti e richiesti dal concorso.
Un nulla di fatto sembra essere stato anche l’intervento voluto dal Governo Draghi, le assunzioni che si sarebbero dovute registrare entro il 31 Dicembre 202 ancora non sono arrivate, la manovra del governo ha prorogato al 31 dicembre 2023 il termine per le assunzioni di personale nelle pubbliche amministrazioni.