Le esequie della grande attrice si sono tenute nella chiesa di Santa Maria in Montesanto di Roma, nota come chiesa degli Artisti
Un’atmosfera quasi surreale, ma distesa e calma. Basti pensare che negli ultimi giorni ha piovuto ed era prevista pioggia anche oggi, ma invece c’era un cielo bellissimo e il sole riscaldava un po’ la temperatura fredda, ma sopportabile. I funerali dell’attrice Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio, si sono tenuti nella chiesa di Santa Maria in Montesanto di Roma, più nota come la chiesa degli Artisti. L’arrivo del feretro a piazza del Popolo, scortato dalle moto degli agenti della polizia locale di Roma Capitale, è stato salutato dagli applausi dei presenti e da uno squillo della fanfara dei bersaglieri presente davanti al sagrato. L’applauso è stato grande, corale e prolungato. “Sei una regina!”, è stato il grido che ha accompagnato l’entrata della bara. Ma anche “Grande Gina, per sempre”
Ad accompagnare la Bersagliera nel suo ultimo viaggio, il figlio Andrea Milko Skofic che sta seguendo le esequie, insieme al figlio Dimitri e all’ex marito di Gina Lollobrigida, Francisco Javier Rigau, da un banco in prima fila. “Presto farò una conferenza stampa per spiegare alcune cose”, ha detto in maniera un po’ sibillina l’ex compagno.
Piazza del Popolo gremita di gente
E’ arrivato senza parlare con la stampa anche l’assistente di Gina Lollobrigida al centro delle polemiche con la famiglia, Andrea Piazzolla che, ha detto, di lei ricorderà “un mare di cose, bisogna avere tanta forza, volontà, coraggio di affrontare la vita come faceva lei, perchè era una persona veramente straordinaria“. Tra gli altri personaggi dello spettacolo che sono apparsi in piazza anche Barbara Bouchet, sempre bella ed legante, e Giulio Base che ha letto la preghiera degli artisti.
Tra i tanti i presenti per un ultimo saluto all’attrice, oltre alla famiglia e a qualche centinaio di cittadini, anche Mara Venier, entrata da un ingresso laterale e non all’ingresso principale della chiesa, Vladimir Luxuria, Giulio Base e Pino Strabioli. Un cittadino ha esposto un cartello con la scritta “Gina sei la gloria e l’onore di tutti gli italiani”.