Cresce il fenomeno del sextortion che fa leva sulle fragilità dei più giovani: è ancora boom di casi in Campania.
E’ una storia che fa davvero rabbrividire e che purtroppo sta prendendo piede sempre di più in diverse parti dell’Italia, nell’ultimo periodo il maggior numero di casi è quello che è stato registrato in Campania con 97 adolescenti, seguita poi da Basilicata con 56 e dal Molise con 3.
Nello specifico questo fenomeno fa leva sulle fragilità dei ragazzi e sul loro senso di vergogna che ad un certo punto gli impedisce anche di parlarne a casa e di chiedere aiuto alla propria famiglia e ai genitori: le vittime infatti sono sempre adolescenti tra i 14 e i 17 anni, quindi minorenni.
“Piccole fragilità ed esigenze personali che scatenano un senso di vergogna che ai ragazzi impedisce di chiedere aiuto ai genitori o ai coetanei, colpevoli di aver ceduto e di essersi fidati di perfetti e “avvenenti” sconosciuti” sono queste le parole con cui gli esperti spiegano al meglio questo fenomeno allarmante: la polizia postale ha rilevato circa 130 adolescenti tra le vittime già accertate nel 2022.
Proprio cosi ad essere finiti nel mirino di questa nuova tendenza online sono proprio i giovanissimi e gli adolescenti tra i 14 e i 17 anni: la polizia postale ha infatti solo nel 2022 reso note il numero di vittime e i risultati sono davvero allarmanti.
Ma di che cosa si tratta? Si parla di accessi abusivi ai profili social: con foto e video hot postati online senza il consenso degli interessati, l’intento secondo gli investigatori, è quello di usare il materiale scabroso con il preciso scopo di intaccare la reputazione delle persone al fine anche di estorcere loro del denaro.
Il dato però ancora più allarmante è che ad essere vittime sono anche i ragazzini, secondo quanto riporta la Polizia postale, ad essere stato fermati come autori di questo gioco perverso sono con 4.542 reati segnalati, circa 1.463 indagati, di cui 149 arrestati, 25.696 siti web visionati, tra i quali 2.622 inseriti nelle black list e oscurati, proprio per i contenuti pedopornografici.