ChatGPT sembra proprio la novità che ci rivoluzionerà la vita: eppure come per tutti le cose, anche in questo caso i rischi non mancano.
Parliamoci chiaro, giorno dopo giorno, si va sempre di più vero una forma di tecnologia più avanzata: grazie ai nostri smartphone e ai computer ormai senza nemmeno più pensarci riusciamo immediatamente ad arrivare ad avere suggerimenti di una parola o di una frase, oppure anche per scrivere canzoni o poesie.
Insomma dei veri passi in avanti che sono resi possibili anche con gli algoritmi formati dai vari modelli linguistici presenti sui nostri sistemi: uno tra tutti che sta prendendo piede nell’ultimo periodo è il GPT3 o ChatGPT, un sistema davvero all’avanguardia in grado di aiutare chiunque nello svolgimento anche delle varie cose giornaliere, come ad esempio: la categorizzazione di documenti, la valutazione del sentimento, l’estrazione di informazioni o anche di cose più complesse, come: riassunti, la risposta a domande elaborate, il dialogo, e persino la generazione di testi a partire da delle istruzioni.
Praticamente la tecnologia più all’avanguardia che mai, che ci permette di ottenere un grande aiuto anche per il nostro lavoro o magari per chi studia, in pochissime semplici mosse. Ma cerchiamo di scoprire qualche cosa in più.
Come accennato prima, insomma, questo avanzamento di tecnologia aiuta tutti anche nella normale attività quotidiana, l’intelligenza artificiale negli anni è infatti diventata un valido aiuto giornaliero per tantissime cose, come: lo sviluppo di contenuti per siti web, scrivere e-mail, elaborare notizie, redazione di referti medici o articoli scientifici, e persino sviluppare codice.
Eppure, anche in questo caso, come per ogni cosa, non mancano dei rischi, infatti questi sistemi anche se all’apparenza perfetti e precisi, peccano come sempre in qualcosa: “I modelli linguistici, infatti, non hanno nozioni di logica, matematica, fisica, etica, chimica, legge, e nemmeno sono in grado di distinguere un fatto realmente accaduto da uno linguisticamente plausibile. Per imbrogliarli è sufficiente fare qualche gioco di parole. E se a questo si aggiunge poi la malizia, diventa evidente il rischio che ne consegue” questo si legge nella nota ufficiale. Un principio di cui è davvero impossibile non tenere conto.
E quindi importante tenere presente che per quanto la tecnologia si sia già molto evoluta, è comunque sempre molto difficile raggiungere la perfezione, ci vuole infatti ancora moltissimo tempo prima che gli algoritmi utilizzati, possano raggiungere un livello di affidabilità perfetto e quindi capire quale sia la cosa giusta o sbagliata da fare o quale quella corretta oppure no. Ad ogni modo, una cosa è certa, in qualsiasi moda la si metta, gli uomini e le macchine saranno sempre destinati a collaborare.