Una donna di Cesena aveva portato in tribunale il comune della sua città, accusando il comandante di non averle rinnovato il contratto di lavoro con la Polizia locale perché troppo avvenente
Un’incredibile e paradossale vicenda quella di un’aspirante vigilessa di Forlì, secondo la quale non si era vista rinnovare il suo contratto di formazione, presso il comando dei comando dei Vigili urbani di Cesena, perché troppo bella e per questo aveva denunciato il fatto al tribunale, ma la sentenza, arrivata ieri, smentisce questa ipotesi.
La prima udienza del tribunale c’era stata prima di Natale e il giudice del lavoro aveva ascoltato la donna affermare di essere stata vittima di una gravissima discriminazione accusando il comandante di averle detto che con la sua troppa avvenenza non avrebbe ottenuto la giusta attenzione da parte dei cittadini invitandola così a cambiare mestiere.
Una storia davvero paradossale finita addirittura al tribunale del lavoro quella che ha visto protagonista una giovane donna di 27 anni di Forlì, aspirante vigilessa, arrivare a citare in giudizio il comune di Cesena per non aver visto rinnovare il suo contratto di formazione presso il comando dei vigili urbani della cittadina romagnola, a causa della sua troppa bellezza. La ragazza, alla scadenza del contratto di formazione, dopo essere scartata, ha deciso di presentare ricorso, chiedendo al Comune l’assunzione a tempo indeterminato. Inoltre aveva segnalato come, a suo dire, l’incontro finale non sarebbe stato in linea con la norma, che prevedeva invece solo un esame orale. La giovane aveva vinto un concorso giungendo terza su dieci nella graduatoria finale. “Mi ha detto che con il mio sorriso non avrei ottenuto gratificazione dagli utenti, alludendo al fatto che sarebbe stato meglio dedicarmi ad altre attività”, questa l’accusa della ragazza, formulata in tribunale dal suo avvocato, rivolta al comandante del comando dei vigili urbani, Andrea Piselli.
La sentenza del giudice del lavoro, arrivata nella giornata di ieri, però ha respinto il ricorso della ragazza avendo rilevato una motivazione differente per la sua non conferma alla scadenza del periodo di formazione: “La ricorrente”, si legge nella motivazione della sentenza, “aveva presentato l’istanza in relazione al provvedimento del 26 settembre 2022 con cui la commissione istituita presso il Comune di Cesena aveva affermato che ‘rispetto alle competenze tecnico/specialistiche la candidata evidenzia gravi lacune con errori di sostanza con riferimento all’intera struttura della legge di depenalizzazione, dimostrando di non aver competenze tecniche necessarie per svolgere il servizio in autonomia’. Per questa ragione il contratto di formazione e lavoro non era stato trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato di Agente di Polizia Locale categoria C”.