Francesco Rocca è il candidato del centrodestra alle prossime elezioni Regionali che si terranno nel Lazio. Anche se, in passato, l’allora ex ministro Luigi Di Maio lo voleva mandare all’Onu
In questo periodo se ne è parlato davvero tanto. Pioggia di polemiche nei suoi confronti. In particolar modo da parte del Partito Democratico e soprattutto dei “giornali di sinistra”. Il tutto con un unico obiettivo, ovvero quello di criticare Francesco Rocca. Come riportato in precedenza si tratta del candidato del centrodestra alle prossime elezioni Regionali nel Lazio. In particolar modo c’è la ‘Repubblica‘ che ha puntato il dito contro: “Dalla condanna per spaccio di eroina fino ad arrivare alla candidatura per la Regione Lazio“. C’è anche chi ha voluto evidenziare il suo passato, come gli amici Nar ed i soci d’affari come Storace ed Angelucci. Anche ‘La Notizia’ ci era andata giù pesante: “La destra candida un ex pusher nel Lazio“.
Non è finita qui visto che, nelle prossime ore, il gruppo del Partito Democratico presenterà una interpellanza urgente. Proprio sulla gestione della Croce Rossa Italiana per delle cattive gestioni di alcune sedi locali. In particolar modo quello di Frosinone, dove è stato voluto proprio dall’ex presidente della Cri ed ora candidato alle elezioni Regionali nel Lazio, Francesco Rocca. Anche se, a quanto pare, qualcuno dal centrosinistra ha la memoria corta. Il motivo? Qualcuno lo aveva anche osannato. Nessuna critica. Tanto è vero che Mario Draghi, quando era stato nominato come presidente del Consiglio, lo aveva addirittura candidato per la carica di Sottosegretario Generale per gli Affari Umanitari e coordinatore dei soccorsi di emergenza.
Secondo quanto riporta il quotidiano ‘Il Giornale’ ha rivelato delle importanti informazioni su un documento riservato. Datato 23 marzo 2021 ed indirizzato al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Cosa si chiedeva? La candidatura proprio di Rocca. Elogiando la sua esperienza professionale e molto altro ancora. Insomma, un candidato qualificato per quel tipo di ruolo. In basso la firma dell’ex ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
Non solo: nella stessa lettera viene precisato il fatto che lo stesso Rocca era la persona più indicata. “Nello scenario attuale, caratterizzato dall’aumento dei bisogni umanitari e dei fabbisogni finanziari, le capacità personali e professionali del Sig. Rocca garantiranno una guida forte e capace dell’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA)”. A distanza di qualche anno, però, le cose pare che siano cambiate. Ora il candidato non è ben visto dal centrosinistra. Chissà perché.