L’ex presidente della Juve non vede il destino della società e della squadra: “Sono seriamente e fortemente preoccupato da tutto anche dalla reazione dei giocatori in campo…”
“Mamma mia che disastro…”. Sono state queste le prime parole dell’ex presidente e dirigente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli dopo la sentenza della Corte d’Appello federale che ha comminato 15 punti di penalizzazione alla squadra bianconera e a Notizie.com esprime tutto il suo dispiacere ma anche il suo forte disappunto per la decisione che è stata presa: “Pensavo quasi a uno scherzo quando lo son venuto a sapere, poi ho visto e ho letto, mi sembra sia stata una sentenza fin troppo penalizzante. Sono davvero preoccupato per il futuro perché lo vedo complicatissimo. Da qui ai prossimi mesi ci aspetta un momento travagliato e duro, durissimo”
Dopo il primo processo sulle plusvalenze dove tutte le squadre coinvolte erano state assolte, mai si sarebbe immaginato una situazione del genere Cobolli Gigli: “E’ la cosa che mi fa più pensare, infatti aspetto di leggere le motivazioni del motivo per cui sia stata penalizzata solo la Juventus e in modo così feroce. Come ogni juventino sto vivendo questa situazione con grandissima preoccupazione . Senza pensare poi che ci saranno altri processi, che interverrà l’Uefa e se poi quello penale dove si parla di falsi in bilancio, dovesse tante volte andare male, ci sarebbero delle conseguenze penali per le persone. Che brutto momento”
Non gli è piaciuto il procuratore Chiné nelle requisitoria: “Devo dire che mi ha dato fastidio quando ho letto che ha detto che la Juventus deve finire dietro la Roma, avrò capito male, di sicuro se ha detto così, non è una cosa bella anzi. Certo, La squadra è emanazione della società ed è quest’ultima che deve far vivere la squadra in modo tranquillo, quando non succede si va incontro a situazioni rischiose. Anche questo, per me, è un segnale spiacevole, sconfortante e preoccupante. Per fortuna ho notato che ci siamo subito compattati, anche se non è facile”.
Giovanni Cobolli Gigli confida in Max Allegri come una specie di totem, l’unico che può cercare di tenere la barra a dritta e su questo Cobolli Gigli a Notizie.com spiega il suo concetto: “Questa causa di 15 punti deve portare poi a un secondo grado di giudizio al Coni,. Ingiustizia pesante? Dire ingiustizia di una sentenza per come ragiono io è complicato, guardi la cosa che mette ansia e che dispiace molto è che c’è il serio rischio che tutto questo rimanga nell’orecchio di qualche giocatore, vedi Rabiot che stava trattando il rinnovo. E mi posso solo immaginare cosa potrà passare per la testa di qualche giocatore: ma perché devo restare in una società piena di rischi? E magari vanno in Premier League. In questo Allegri deve fare il massimo e creare uno spirito di corpo ancora più forte. Dopo la tragedia di Napoli, perché perdere 5-1 è e resta una tragedia sportiva, adesso anche questo. Con l’Atalanta sarà complicata, ma non possiamo permetterci di sbagliare, dobbiamo vincere vincere e ancora vincere perché se cominciano ad avere battute d’arresto, allora è finita“