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Economia

Cgia: “Ecco quanto fattura la mafia annualmente”

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Francesco Spagnolo

L’arresto di Matteo Messina Denaro ha portato la Cgia di Mestre a fare il punto su quanto la mafia fattura annualmente tramite le sue attività.

La fine della latitanza di Messina Denaro ha riacceso i fari sulle organizzazioni mafiose e la Cgia ha pubblicato un report per fare il punto su quanto la mafia riesce a fatturare annualmente. Un fatturato da record e solamente inferiore “al guadagno del Gestore dei Servizi Energetici di Eni ed Enel“.

Ecco quanto fattura la mafia annualmente – Notizie.com – © Ansa

Secondo il report della Cgia, citato da Lapresse, la mafia annualmente ha un volume di affari intorno ai 40 milioni di euro, pari a oltre il 2% del nostro Pil. “Stiamo parlando dell’economia criminale che, a titolo puramente statistico, presenta in Italia un fatturato inferiore solamente al GSE – si legge nella nota – si tratta di dati certamente sottostimati, in quanto non siamo in grado di quantificare tutti i guadagni provenienti dalle infiltrazioni di queste organizzazioni nell’economia legale“.

Cgia: “Non è fatto molto per contrastare le mafie”

La Cgia attacca: “Non è stato fatto molto per contrastare la mafia” – Notizie.com – © Ansa

Sempre in questo report, la Cgia ha precisato che “se a parole tutti siamo contro le mafie, nelle azioni non si è fatto molto per contrastare i loro affari. Infatti, è molto imbarazzante che dal 2014 l’Unione Europea consenta a tutti i Paesi membri di poter conteggiare nel Pil alcune attività illegali come prostituzione, traffico di stupefacenti e contrabbando di sigarette“.

Si tratta di una opportunità che ha portato a gonfiare la nostra ricchezza nazionale di oltre 17,4 miliardi di euro – si legge ancora nella nota – una decisione eticamente non accettabile. Da un lato, infatti, si dice di combattere e contrastare le mafie, dall’altro si permette a queste organizzazioni di avere un ruolo importante nella nostra economia. Insomma, è come se ammettessimo che una parte dell’economia illegale riconducibile ai clan è buona e accettabile“.

La suddivisione territoriale

Ecco la suddivisione territoriale della mafia – Notizie.com – © Ansa

La Cgia si è soffermato anche sulla suddivisione territoriale delle organizzazioni mafiose. La presenza maggiore è registrata sicuramente nel Mezzogiorno, anche se ormai molte evidenze molto inquietante segnalano la presenza di queste realtà anche in zone economicamente che sono molto più avanzate del Centro-Nord.

Una situazione, quindi, che per l’Ufficio Studi dell’associazione degli artigiani continua ad essere molto critica e quindi la richiesta resta quella di prestare maggiore attenzione al contrasto alle mafie.

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Francesco Spagnolo