Nella giornata di ieri si era diffusa la notizia dell’arresto che riguardava il figlio dell’ex calciatore di Serie A, Cristiano Lucarelli. Mattia, infatti, si trova ai domiciliari per stupro di gruppo: il padre, con un filmato sui social, lo difende completamente dalle accuse [VIDEO]
Una notizia che ha lasciato completamente sotto shock il mondo del calcio quella che è arrivata nella giornata di ieri mattina. Non solo quella dell’arresto dell’ex calciatore del Siviglia, Barcellona, Juventus e PSG Dani Alves, ma anche quella del figlio dell’ex calciatore di Serie A, Cristiano Lucarelli. Mattia, insieme all’altro collega Federico Apolloni, sono finiti in manette. Le accuse nei loro confronti sono gravissime visto che si parla di violenza sessuale di gruppo. Ai danni di una cittadina americana. La stessa che, a quanto pare, dopo aver trascorso una serata con le amiche in discoteca avrebbe accettato il passaggio da parte di cinque ragazzi.
Solamente che questi, come riferisce la Procura, invece di riaccompagnarla a casa, l’hanno portata in un appartamento. Al centro di Milano, Lì si sarebbe verificata la violenza dove la ragazza sarebbe stata minacciata. A voler chiarire la situazione ci ha pensato il padre di Mattia, Cristiano, che per anni ha giocato a livelli alti in Serie A con la maglia del Livorno e non solo. Lo ha fatto con un filmato che ha deciso di pubblicare direttamente sul suo account ufficiale di Instagram. Difendendo appunto il figlio e respingendo tutte le accuse e critiche che stanno piovendo in questo momento nei suoi confronti.
Arrestato il figlio di Lucarelli, Cristiano lo difende [VIDEO]
Queste sono le parole rilasciate dall’ex allenatore della Ternana, esonerato proprio poche settimane fa: “Pensavate che mi nascondessi, che scappassi, che non ci mettessi la faccia. Mi dispiace deludervi, ma la faccia ce l’ho sempre messa per tante cose, figuriamoci se non ce la metto per una cosa che ho creato io, per un ragazzo che ho educato e cresciuto io, trasmettendogli valori di grande orgoglio, di tolleranza, di contrarietà a ogni forma di violenza, soprattutto verso le donne”. L’ex bomber amaranto non ha alcun dubbio sull’innocenza del figlio. E lo fa capire in tutti i modi.
“Dopo aver letto gli atti, rafforzo ancora di più l’idea“. Sui social network in tanti hanno commentato in maniera negativa puntando il dito non solamente contro Mattia, ma anche contro il padre: “Non è neanche una sentenza di primo grado, siamo alle indagini preliminari“. Quello che lo spaventa maggiormente, però, è il processo mediatico che si è creato attorno a questa situazione: “L’ argomento è sensibile e si rischia di dare giudizi troppo affrettati“.
In conclusione: “Mattia e l’altro indagato sono stati intercettati, senza saperlo, in una telefonata dove parlavano di un’ingiustizia, di uno scherzo, che non credevano a quello che stavano leggendo. Secondo chi ascoltava questa intercettazione non si evinceva l’ammissione di colpevolezza. Della serie Io non ho commesso il fatto, mi sento tranquillo di non aver commesso il fatto. Se io non ho commesso il fatto, perché durante la telefonata dovrei sentirmi colpevole? E’ la riflessione che si dovrebbe fare“.
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