USA, arrestarono ed uccisero afroamericano. Annuncio inevitabile per alcuni agenti da parte del loro dipartimento di polizia
Una vicenda che ha fatto decisamente molto rumore negli Stati Uniti D’America. Purtroppo non si tratta affatto del primo episodio che si è verificato nel Paese. Basti pensare a quello che accadde a George Floyd, ucciso quasi tre anni fa da un poliziotto per soffocamento. Tanto è vero che da lì’ nacque il movimento ‘Black Lives Matter‘ per difendere la dignità e l’onore da parte delle persone di colore. Purtroppo, però, da quel momento in poi ci sono stati altri episodi negativi e che hanno visto morire molti cittadini. In particolar modo afroamericani. Nel mirino della critica, ancora una volta, gli agenti di polizia per i loro modo molto violenti nell’arrestare le persone. Fino ad arrivare a tal punto di ucciderle.
Proprio come è capitato nella prima settimana del nuovo anno. Quando, la vittima, era solamente un ragazzo afroamericano di 29 anni. Si chiamava Tire Nichols. La sua vicenda ha scatenato indignazione nel Paese. Tanto è vero che molte persone sono scese in piazza per manifestare il loro dissenso e chiedere giustizia e verità in merito alla sua uccisione. Nel frattempo, però, è arrivata la decisione ufficiale da parte del Dipartimento di Polizia. Visto che in questo episodio ci sono cinque agenti colpevoli che hanno partecipato ed assistito a tutto ciò.
I cinque agenti, appartenenti al dipartimento di polizia di Memphis, sono stati licenziati in tronco. Questa la giustificazione da parte dei vertici alti delle forze dell’ordine: “Licenziati per uso eccessivo della forza, mancato intervento e omissione di soccorso“. Ricordiamo che, dopo l’arresto, il 29enne è morto dopo tre giorni di ricovero in ospedale. Inutile l’intervento dell’equipe medica che non è riuscita a salvargli la vita. A comunicare la notizia sono stati i media americani.
La vittima era stata fermata lo scorso 7 gennaio. I responsabili del suo omicidio sono: Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Emmitt Martin III, Desmond Mills Jr. e Justin Smith. Tra l’altro, fanno sapere i giornali americani, anche loro neri. I loro colleghi hanno avviato delle indagini interni e si è scoperto che erano colpevoli. Per quanto riguarda la causa della morte, invece, non è stato rivelato nulla di ufficiale. Si sa solamente che il 29enne è stato fermato per “guida spericolata“. Dopo l’arresto lamentava del fatto che non riusciva a respirare. La famiglia del giovane ha chiesto che vengano pubblicati i filmati nel momento dell’arresto e dell’aggressione