Al termine della partita con l’Atalanta, l’argentino che ha segnato nella finale di Coppa del Mondo vinta in Qatar ha parlato della sua scelta di trasferirsi in bianconero. A suo giudizio, probabilmente, non ha trovato il miglior periodo possibile per vestire la divisa della Vecchia Signora
Dopo la penalizzazione di 15 punti in classifica appena comminata nei confronti della Juventus (che va aggiunta a un inizio di stagione condizionato dagli infortuni e all’eliminazione prematura dalla Champions League), probabilmente fare qualche ragionamento in più è lecito. Un discorso che vale ancora di più per chi qualche settimana fa ha segnato nella finale del Mondiale in Qatar, aiutando l’Argentina a tornare campione a distanza di 36 anni dall’ultima volta. Angel Di Maria, tra i migliori in campo nella sfida con l’Atalanta pareggiata 3-3, si è ritrovato a vivere una situazione completamente diversa una volta rientrato a Torino.
L’argentino ha raccontato le sue impressioni ieri sera, subito dopo il pareggio con i nerazzurri, parlando ai microfoni di Dazn: “È un punto importante. Abbiamo fatto una grande partita, nonostante alcuni errori. Dobbiamo migliorare. È dura ritrovarsi di punto in bianco a 22 punti, ma dobbiamo continuare con la stessa mentalità“.
Non sarà semplice, perché il passo indietro in classifica è evidente dopo la penalizzazione decisa dalla corte d’appello della Figc. Nonostante questo, però, le aspettative e gli obiettivi non devono cambiare secondo El Fideo, che non esclude una possibile qualificazione in Champions League al termine della stagione: “Niente è impossibile. La Juventus spesso è stata giù e poi ha finito per vincere, perché ha una mentalità vincente. Dobbiamo lavorare e rincorrere il quarto posto, essere forti come gruppo, insieme ai tifosi“.
In conclusione Di Maria ha parlato della sua scelta di trasferirsi alla Juventus a parametro zero la scorsa estate: “Sono arrivato nel momento peggiore della Juventus, con tutti questi problemi, ma sono felice qui. L’importante è essere forti come società, continuare a lavorare, essere compatti come gruppo. Se questa situazione può incidere sul mio futuro? No, perché la mia priorità è sempre la mia famiglia, e la mia famiglia sta bene alla Juventus, è felice qui. Sono nel club più grande d’Italia e uno dei più grandi d’Europa. E anch’io sono felice qui“.