Confermata la serrata contro il Decreto sulla trasparenza dei prezzi. Gli impianti di rifornimento carburanti, compresi i self service, rimarranno chiusi per 48 ore consecutive
Lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio è, per il momento, confermato. I distributori di carburante di tutta Italia resteranno chiusi e non sembra bastare l’appello del ministro Adolfo Urso, che chiede di revocare la mobilitazione.
La mobilitazione degli esercenti dei distributori nasce come protesta per le accuse di speculazione, lanciate anche da esponenti del governo, dopo la mancata proroga del taglio delle accise del dicembre scorso e il conseguente aumento dei prezzi. I benzinai inoltre contestano le norme del decreto Trasparenza, soprattutto l’obbligo di esporre un cartello con i prezzi medi regionali e con il rischio di sanzione in caso di inottemperanza.
La conferma dello sciopero dei benzinai, programmato per il 25 e il 26 gennaio prossimo, rappresenta senza dubbio la prima vera spina del governo Meloni, ma la stessa Premier ha voluto ribadire che il “Provvedimento è giusto, non si torna indietro” riferendosi al decreto trasparenza e alla revoca del taglio delle accise che ha provocato il rialzo del prezzo della benzina alla pompa. “Li abbiamo convocati già due volte, il governo non ha mai immaginato provvedimenti per additare la categoria dei benzinai. Pubblicare il prezzo medio è di buon senso. Su altro siamo andati incontro. Nessuno vuole colpire la categoria, ma è necessario fare ordine” ha aggiunto. Ma la categoria dei gestori delle pompe di benzina non ha voluto sentire ulteriori ragioni e ha confermato le agitazioni già previste. Nessuna marcia indietro quindi, lo sciopero dei benzinai è confermato e i disagi sono previsti per tutti gli automobilisti con le chiusure dei distributori sulle strane urbane, extraurbane e anche sulle autostrade, prevista per il 25 e 26 gennaio 2023.
“Il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di trasparenza e zone d’ombra solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono. Ristabilire la verità dei fatti diviene quindi prioritario per aprire finalmente il confronto di merito”. Questa la spiegazione che si potrà leggere sulle locandine che troveremo affisse in tutti i distributori d’Italia con le modalità, giorni e orari, dello sciopero previsto. Inizialmente era previsto uno sciopero dalla durata complessiva di 60 ore, ma ad oggi lo sciopero dei benzinai è comunque stato confermato “solo” dalle ore 19 del 24 gennaio alle per 19 del 26 gennaio. Dunque, un totale di 48 ore di chiusura dei distributori e dei self service, a danno dei consumatori.