L’ex centrocampista rossonero, tecnico della Primavera dal 2018 al 2022, ha parlato in esclusiva a Notizie.com. Ecco la sua analisi sul momento della squadra di Pioli, ieri piegata 4-0 dalla Lazio.
Una sola vittoria nel 2023, quella del 4 gennaio in trasferta con la Salernitana. Poi il buio pesto, una delusione dopo l’altra. La doppia rimonta a San Siro della Roma dopo una partita dominata, il ko con l’Inter e la Supercoppa finita nella bacheca nerazzurra, la batosta di ieri sera (4-0) contro la Lazio all’Olimpico.
Il Milan, ora secondo a -12 dal Napoli, soltanto +1 su Lazio, Roma e Inter, sembra lontano parente della squadra che l’anno scorso riuscì a vincere a sorpresa lo Scudetto. Federico Giunti, centrocampista rossonero dal 1999 al 2001 e tecnico della Primavera dal 2018 al 2022, ha commentato in esclusiva a Notizie.com il momentaccio del suo ex club: “Cosa si può dire adesso? Tutti quanti avremmo voluto proseguire la striscia iniziata un anno e mezzo fa. Il calcio ti mette di fronte a periodi così, sinceramente non ne farei un dramma“. È Spalletti che sta facendo il vuoto, le altre avversarie non viaggiano a vele spiegate: “Il Napoli non bisogna guardarlo, quest’anno è ingiocabile. Sta facendo delle cose pazzesche, ha perso una sola gara con l’Inter, il Milan oggi fa parte dell’altro ‘campionato’. Tutte le altre squadre della Serie A non stanno andando troppo meglio. Bisogna continuare a lavorare, Pioli sa bene cosa deve fare”.
Per risollevare la testa qualche recupero dall’infermeria farebbe più che comodo: “Ci sono alcuni calciatori che sono imprescindibili”, continua Giunti. “La struttura della squadra non può fare a meno di determinati elementi, in primis mi viene in mente Theo Hernandez. E poi forse manca qualcosa a centrocampo, a livello numerico e di qualità. Kessié non è stato sostituito, è un aspetto che va tenuto in considerazione”.
Anche l’assenza di Ibrahimovic, per quanto sia stato diverso tempo ai box anche nella scorsa stagione, sta pesando all’interno dello spogliatoio: “Una bella riflessione, quella su Ibra. Sì, penso possa mancare al gruppo adesso, il passato campionato spesso non giocava, ma fisicamente Zlatan era presente. Aveva una grossa influenza nei compagni. È chiaro, in un momento simile si guardano tutti i possibili motivi di una crisi, dispiace perché la prima parte della stagione era stata giocata su un livello abbastanza buono. Ora ci sono però i risultati che condizionano tanto, a partire dai commenti”. Il bis Scudetto è un miraggio, per Giunti non bisogna però essere eccessivi nelle critiche: “Il Milan è pienamente in corsa per l’obiettivo Champions. L’anno scorso è stata una cosa straordinaria, ora credo che serva focalizzare l’attenzione su un’altra posizione”.