L’attaccante biancoceleste e della nazionale azzurra si è sottoposto questa mattina a degli esami in clinica Paideia, per effettuare dei controlli in merito al problema al flessore rimediato nella trasferta a Reggio Emilia dello scorso 15 gennaio
Ieri era in tribuna allo Stadio Olimpico, Ciro Immobile. Ha assistito da semplice tifoso al trionfo dei suoi compagni di squadra sul Milan, un 4-0 entusiasmante in cui i ragazzi di Maurizio Sarri sono riusciti a non far notare l’assenza del proprio capitano, bomber e uomo più rappresentativo.
Lui si è goduto lo show, ha esultato alle reti dei biancocelesti (in un video lo si vede urlare anche il nome di Mattia Zaccagni dopo la rete dell’ex Verona) e successivamente è sceso negli spogliatoi per prendere parte alla festa. Questo però non vuol dire che non stia facendo il massimo per rientrare prima possibile e mettere alle spalle pure questo infortunio. Non ne può più, l’attaccante della Lazio e della Nazionale, non ha mai dovuto confrontarsi con così tanti problemi fisici nel corso della sua carriera.
Vuole rimettersi a disposizione di Sarri, al tempo stesso però non intende accelerare troppo i tempi, con il rischio di nuove ricadute. In mattinata si è presentato in clinica Paidea (nella zona nord di Roma) per sottoporsi a degli esami clinici e strumentali. Questi gli hanno permesso di valutare le condizioni dopo l’infortunio al flessore rimediato nella trasferta di Reggio Emilia dello scorso 15 gennaio.
A seguire è arrivato un comunicato da parte dello staff medico biancoceleste, che ha fatto il punto sulla situazione: “Immobile proseguirà nel suo programma riabilitativo personalizzato venendo sottoposto a monitoraggio clinico quotidiano. Sarri si augura di recuperarlo per le sfide con Atalanta e Cluj (11 e 16 febbraio), se non addirittura per la trasferta di Verona (6 febbraio)“. Il conto alla rovescia è dunque iniziato, Ciro Immobile ha delle date da cerchiare in rosso sul calendario e proverà in tutti i modi a tornare a disposizione per il match con il Verona. Questo è il primo obiettivo, quello successivo è riprendere la corsa su Osimhen nella classifica marcatori, una competizione già conquistata quattro volte in Serie A (tre con la Lazio, una con il Torino): se riuscisse un’altra volta in questa impresa, il centravanti di Torre Annunziata raggiungerebbe Nordahl, unico nella storia a vincere in cinque occasioni.