Fino ad oggi erano stati registrati solo segnali radio provenienti da costellazioni vicine alla Terra, per la prima volta quindi è stato captato un segnale proveniente da una galassia nello Spazio lontana miliardi di anni luce
Grazie all’utilizzo della lente gravitazionale, un team internazionale di astronomi è riusciti a osservare un’increspatura nello spazio-tempo estremamente antica, che si verifica quando l’attrazione gravitazionale di una galassia più vicina piega, nel senso che distorce, la luce proveniente da una galassia molto più lontana.
Secondo le prime ricostruzioni, il segnale radio proveniente dalla galassia con il codice SDSSJ0826+5630, sarebbe stato emesso quando l’universo aveva “solo” 4,9 miliardi di anni. Bisogna sempre considerare, però, che l’universo si espande, ecco perché ci sono voluti 8,8 miliardi di anni prima che raggiungesse i nostri telescopi.
Un segnale radio da record, proveniente da una galassia distante quasi 9 miliardi di anni luce dal nostro pianeta, ha permesso agli scienziati di dare uno sguardo all’universo primordiale. Un recente studio, pubblicato negli Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, ha rivelato al mondo intero l’incredibile scoperta effettuata da un team internazionale di astronomi. Il segnale è stato registrato dal gigantesco radiotelescopio Giant Metrewave Radio che si trova in India, a una lunghezza d’onda chiamata “linea dei 21 centimetri” o “linea dell’idrogeno”, emessa da atomi di idrogeno neutri. “
Una galassia emette diversi tipi di segnali radio. Fino ad ora è stato possibile catturare questo particolare segnale solo da una galassia vicina, limitando la nostra conoscenza a quelle galassie più vicine alla Terra“, ha dichiarato Arnab Chakraborty, ricercatore presso la McGill University. “Il risultato è stato possibile anche grazie all’aiuto di un fenomeno naturale chiamato lente gravitazionale – aggiunge lo studioso – possiamo catturare un debole segnale da una distanza da record. Questo ci aiuterà a capire la composizione delle galassie a distanze molto maggiori dalla Terra“, ha sottolineato ancora il ricercatore.
Ricevere un segnale da una galassia distante ben 8,8 miliardi di anni luce dalla Terra è un vero e proprio record: nessuno finora era riuscito a intercettare un segnale radio a una distanza così ampia. “È l’equivalente di uno sguardo indietro nel tempo di 8,8 miliardi di anni“, ha sottolineato ancora Chakraborty, infatti il segnale più lontano mai catturato si era fermato a soli 4,9 anni luce. Sempre secondo il team di astronomi, questi risultati confermano che è possibile osservare galassie lontanissime, grazie all’utilizzo della lente gravitazionale. Lo studio apre a nuove entusiasmanti opportunità di guardare indietro nel tempo, studiando l’evoluzione delle stelle e delle galassie, una questione che da sempre affascina scienziati e non solo.