Una modella è stata picchiata e violentata nel nostro Paese: la sua denuncia sta facendo molto discutere. Anche perché, a quanto pare, non avrebbe ricevuto alcun tipo di risarcimento per i fatti che le sono accaduti
Per raccontare questo episodio bisogna tornare indietro di un bel po’ di anni. Precisamente il 3 ottobre del 2016. Vittima una turista e modella australiana che aveva deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza nella Capitale. Mai e poi mai, però, avrebbe pensato che il suo soggiorno a Roma si trasformasse in un vero e proprio incubo. Stuprata e violentata da un romeno senza alcuna fissa dimora. Tanto è vero che, a distanza di anni, è ancora sotto shock per quel grave episodio che l’ha vista come vittima. Non è finita qui visto che è arrivata anche la sua denuncia puntando il dito contro lo Stato Italiano. Lo stesso che non gli darà alcun tipo di risarcimento.
La sua domanda di “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e dei reati intenzionali violenti” è stata rispedita alla mittente. Il motivo? Non si tratta né di una cittadina italiana ed, allo stesso tempo, comunitaria. Tanto è vero che l’avvocato della donna, Mario Rinaldi, ha definito il tutto come “discriminatorio“. Un ricorso che è stato presentato nel maggio del 2021. Il 18 gennaio di quest’anno si sarebbe dovuta svolgere l’udienza relativa. Ed invece no visto che il tutto è stato rimandato al 4 aprile. La donna vuole continuare la sua lotta contro la giustizia italiana. Solamente se otterrà vittoria potrà lasciarsi tutto alle spalle.
Ora la donna ha 55 anni. Da quel momento in poi, nel nostro Paese, non è più venuta. All’epoca dei fatti, quindi, ne aveva 49. E proprio quasi sette anni fa venne avvicinata da Eduard Oprea, 41 anni, con molti precedenti alle spalle (stalking su tutti). Il tutto accadde in un bar, non distante dalla stazione Termini. La donna ha raccontato di non ricordare bene la strada per tornare in hotel, tanto da chiedere informazioni all’uomo. In un primo momento, quest’ultimo, si mostrò molto gentile con lei. Fino a quando, lo stesso, non la portò in un angolo buio della strada. A due passi dal Colosseo. Fino a quando la turista non ricevette un colpo in testa che la fece svenire.
Dopo qualche ora si sveglio, ma con molte differenze. Ovvero denudata, senza avere la borsa con i soldi, cellulare, catenina ed orecchini. Il ricovero in ospedale ed una prognosi di 30 giorni. Un episodio che non passò inosservato. Anzi, fece il giro del mondo. Tanto è vero che Roma venne etichettata come la città più “insicura per le donne“. Da quel momento in poi la Squadra Mobile di Roma si abilitò e procedette con la chiusura dei parchi ad una certa ora e molto altro ancora. Nel frattempo l’aggressore venne condannato prima a 12 anni e 6 mesi, poi ridotti a 10 (con tanto di conferma della Cassazione). La donna, intanto, continua a chiedere il risarcimento dallo Stato. Dei soldi, però, neanche l’ombra.