Papavero, boom coltivazione nel Paese: i dati parlano chiaro

Coltivazione del papavero, ora è boom nel Paese: i dati parlano fin troppo chiaro. Soprattutto dopo un episodio che ha condizionato (non poco) la stessa nazione

Boom di coltivazione
Coltivazione del papavero in Birmania (Ansa Foto) Notizie.com

Dopo un bel po’ di tempo oramai nel Paese non si sta parlando d’altro se non di questa importante ripresa. Anzi, di una coltivazione che sta dando dei numeri fin troppo importanti. Da come avete ben potuto capire stiamo parlando della coltivazione del papavero. La stessa che, a quanto pare, è riesplosa in Birmania dopo un periodo molto duro e difficile. Ed il riferimento è troppo chiaro: quando c’è stato il colpo di Stato militare a partire dal febbraio del 2021. Quest’ultimo, infatti, ha cancellato anni di progressi nella lotta al traffico della droga. Lo conferma, con un comunicato, un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite che combatte contro la droga ed il crimine.

Come riportato in precedenza i dati parlano fin troppo chiaro. Ricordiamo che, dalla coltivazione, si possono estrarre oppio ed eroina. Tanto è vero che è aumentato del 33% in un solo anno. Tanto da raggiungere i 40.100 ettari nel 2022. Questo è quello che stila il rapporto. La produzione totale è stimata in 790 tonnellate. Vale a dire un incremento dell’88% rispetto all’anno precedente. Soprattutto grazie a delle particolari tecniche di coltivazioni che sono state adottate e che, allo stesso tempo, hanno dato importanti risultati da non sottovalutare. Si parla addirittura di record.

Birmania, è boom di coltivazione del papavero: gli ultimi dati dopo il Golpe

Boom di coltivazione
Coltivazione del papavero in Birmania (Ansa Foto) Notizie.com

Questi importanti dati che arrivano significano solamente una cosa: ovvero la fine (dopo quasi sei anni) del declino fino al 2020. Ovvero quando al Paese era al comando Aung San Suu Kyi. Quest’ultima, successivamente, venne arrestata dopo il putsch. In Birmania, il mondo dell’economia, è valutato tra i 660 milioni ed i 2 miliardi di dollari. Vale a dire con un PIL che va tra l’1 ed il 3%.

Il tutto dovuto grazie all’espansione della produzione di droghe sintetiche. Non solo: basti pensare che il prezzo medio al chilo, pagato all’agricoltore, è aumentato del 69% in un anno. Tanto da raggiungere i 281 dollari nel 2022. Dopo il golpe quasi il 40% della popolazione viveva sotto la soglia della povertà. Con questi ultimi dati, secondo la Banca Mondiale, la cifra è decisamente scesa. Buona parte dei lavoratori ha dovuto lasciare le aree urbane per andare a coltivare i campi di papaveri. In tutte le campagne del Paese.

Gestione cookie