M5s%2C+mandrie+di+parlamentari+per+i+biglietti+a+scrocco+sui+treni
notiziecom
/2023/01/27/m5s-mandrie-di-parlamentari-per-i-biglietti-a-scrocco-sui-treni/amp/
Politica

M5s, mandrie di parlamentari per i biglietti a scrocco sui treni

Published by
Daniele Magliocchetti

La corsa al biglietto dei Frecciarossa da parte dei pentastellati e tutti rigorosamente in business: niente di illecito, ma di assai inelegante

I plotoni di grillini che si ritrovano prigionieri nelle scintillanti carrozze dei Frecciarossa diretti a Roma. Da quesi vagoni i nostri stanchi eroi, scrive il quotidiano Libero,  continuano evidentemente a scendere e salire, salire e scendere, vidimare e sonnecchiare dall’alba al tiepido imbrunire. Il tutto, nella condanna al consumo senza requie di pacchi di biglietti del treno.

Il leader del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte (Ansa Notizie.com)

Trattasi, in fondo, d’un un esprit da pendolari del nulla.Perché di questo si parla: di ex parlamentari, soprattutto marchiati Movimento Cinque Stelle i quali, dopo l’inebriante esperienza romana, riprecipitano nell’oblio d’una vita ordinaria. Parlamentari che assaltano le ferrovie, onde triplicare il loro numero di carnet di dieci carte di viaggio a botta, staccate e soprattutto gratuite. Parlamentari d’una voracità ferroviaria che mai t’aspetteresti.

Lo ha scoperto Il Foglio, spulciando le note spese di Montecitorio e Palazzo Madama. La reconquista del ticket perduto non figura come un atto illecito, beninteso. Semmai appare come un gesto d’ineleganza, di piccineria da casta selvaggia vibrata in articulo mortis da coloro che la casta avrebbero dovuto scardinarla con la mitica scatoletta di tonno.

Basta una mail o una telefonata. Loro chiedono, l’agenzia emette i ticket e poi presenta il conto a Montecitorio

Come come funzionava il tutto, almeno dalla precisa ricostruzione de Il Foglio: «I deputati hanno diritto (sacrosanto) ai biglietti ferroviari per spostarsi da e per Roma in Italia. Tutte le volte devono passare dall’agenzia Carlson Wagonlit che è convenzionata con la Camera. Basta una mail o una telefonata. Loro chiedono, l’agenzia emette i ticket e poi presenta il conto a Montecitorio. Tac. Una volta a bordo – viaggiano in business – si mostra il coupon nominativo al controllore insieme al tesserino parlamentare.

Il numero uno dei Cinquestelle Giuseppe Conte (Ansa Notizie.com)

In rarissimi casi vengono acquistati i carnet da dieci. A marzo ne erano stati venduti per un valore di 3.756 euro (7 per cento della spesa mensile totale per i treni). A luglio – Draghi si dimette il 20 – diventeranno 11.979,5. Ad agosto 10.168, a settembre 9.631 e a ottobre 50.740,5 euro». Bene. Per puro scrupolo statistico si è cercato, dunque, di profilare quei deputati e senatori prodottisi -nel pieno rispetto di legge seppur un po’ lasca- nell’affannosa corsa al carnet, e perdipiù in estate, stagione in cui notoriamente i parlamentari vanno in letargo.

E gli amantissimi della ferrovia spiccano dunque tra le file del M5S, specie tra quelli trombati, sia per la questione di taglio dei parlamentari voluto ardentemente dal M5S stesso, sia per via del vincolo del secondo mandato dei pentastellati.Ma, tra i nostri corsari del biglietto, si notano anche tra i 164 «ragazzi meravigliosi» (come li chiamava Beppe Grillo: se li avesse multati come predicato, il M5S avrebbe in cassa 16,4 milioni in più…) che, dal 2018 all’avvento della Meloni, avevano cambiato casacca. Per non dire dei 49 ex grillini passati con Impegno civico di Luigi Di Maio: vittime di un’ecatombe da cui riuscirà a salvarsi soltanto l’immortale Bruno Tabacci.

Published by
Daniele Magliocchetti