La notizia è di pochissimi minuti fa: è stato trovato, senza vita, il corpo da parte del figlio dell’ex appartenente alla banda Magliana. Indagini in corso
La notizia, come riportato in precedenza, è di pochissimi minuti fa: la Procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo per “istigazione al suicidio” per quanto riguarda la morte di Stefano Sparti. Il cadavere di quest’ultimo è stato ritrovato, senza vita, nel cortile della sua abitazione. Il tutto è accaduto in Tor Bella Monaca. Si tratta del figlio di Massimo, ex appartenente alla Banda della Magliana. Lo stesso che aveva accusato Giusva Fioravanti e Francesca Mambro per la strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980. Accuse che, lo stesso Stefano Sparti aveva contestato e smentito. Ed è per questo motivo che il suo nome venne inserito nella lista degli indagati nel 2018.
Era stato rinviato a processo dal Gup di Bologna, Alberto Ziroldi. Insieme a lui anche Luigi Ciavardini e Vincenzo Vinciguerra. L’accusa era di “falsa testimonianza”. Un processo che si sarebbe dovuto effettuare il 24 febbraio dove, appunto, si dovevano ascoltare le prime testimonianze. Nel frattempo il pm di Roma, Francesco Cascini, ha disposto l’autopsia. Per il moment l’unica strada porta a quella del suicidio. Sparti aveva 53 anni. A quanto pare si sarebbe lanciato dall’edificio della sua abitazione, effettuando un volo di 14 piani. Nella tasca dei suoi pantaloni sono state trovate delle chiavi di casa.
Il tutto sarebbe accaduto nella giornata di ieri, giovedì 26 gennaio, intorno alle ore 11 del mattino. Il corpo dell’uomo è stato ritrovato senza vita, in una palazzina di largo Ferruccio Mengaroni. A lanciare l’allarme sono stati i condomini che hanno immediatamente chiamato il 112. Anche se nessuno avrebbe visto il corpo cadere dall’alto.
Gli agenti della polizia (distretto Casilino) sono anche saliti nell’appartamento dove viveva da solo. Non sono stati rinvenuti messaggi o lettere. Per il momento gli investigatori non escludono alcun tipo di ipotesi.
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