Alfredo Cospito, manifestazioni in alcune città italiane: ecco chi è l’anarchico che si trova, in questo momento, al 41bis
Anche nella giornata di ieri ci sono stati momenti di tensioni in alcune città italiane. In particolar modo a Roma dove un gruppo di anarchici (almeno 150 di loro) avrebbero provocato dei tafferugli non indifferenti. Gli agenti sono dovuti intervenire per cercare di stemperare la tensione: uno di loro è rimasto ferito in seguito alle proteste da parte degli anarchici. Tra questi uno di loro è stato fermato: era pronto a lanciare degli oggetti e lacrimogeni contro le forze dell’ordine. Anche a Torino le cose non sono andate affatto bene: un gruppo di manifestanti ha provocato non pochi danni.
Anche all’estero, in particolar modo a Berlino e Barcellona, un gruppo di persone ha manifestato e gridato in corteo per la scarcerazione, appunto, di Alfredo Cospito. Probabilmente quasi nessuno conosce la sua storia e, soprattutto, il motivo per cui si trova attualmente in carcere. Al 41bis. Da quasi 101 giorni ha deciso di attuare lo sciopero della fame in segno di protesta. Adesso, però, andiamo a scoprire chi è l’anarchico che si trova dietro le sbarre.
Alfredo Cospito, chi è l’anarchico che si trova al 41bis
Sia in Italia che in Spagna un solo grido: libertà per Alfredo Cospito. Aumentano, sempre di più, le manifestazioni in suo onore. Lo stesso che si trova in carcere da ben 10 anni. Come riportato in precedenza ha deciso di fare lo sciopero della fame e protestare contro il regime 4bis. Al quale è stato sottoposto a partire dal mese di aprile dello scorso anno. Debelitato, l’anarchico sarebbe caduto rompendosi il naso con una fuoriuscita importante di sangue.
Con il fatto di aver rifiutato il cibo, l’udienza in Cassazione è stata anticipata al prossimo 7 marzo (era prevista per il 20 aprile) contro il carcere duro. Ricordiamo che lo stesso Cospito è stato condannato nel 2014 a 10 anni ed 8 mesi per aver gambizzato l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi. Non è finita qui visto che le accuse, nei suoi confronti, sono molto gravi: si parla anche di “strage ai danni dello Stato”. A quanto pare, nel 2006, avrebbe fatto esplodere due ordigni a basso potenziale davanti alla scuola allievi carabinieri di Fossano. Fortunatamente in quella occasione non ci furono feriti. La sua posizione, però, resta molto grave visto che rischia l’ergastolo.