Sono diventati oramai troppo frequenti i voli quotidiani con i jet privati da parte non solo più di vip ricchi con la mania di ostentare, ma anche da parte di capi di Stato che lo preferiscono al volo di linea
Inquina da 5 a 14 volte più di un volo di linea e ha un’impronta di carbonio 10 volte maggiore (per passeggero, a km), e se paragonata a un viaggio in treno anche 50 volte maggiore. In quattro ore di volo (Milano-Londra e ritorno) un jet privato emette tanta CO2 quanta un cittadino medio in un anno.
Le emissioni dei voli privati, negli Stati Uniti, hanno subito una forte ascesa sin dagli anni ’90. Ma il problema è globale: in Francia, ad esempio, il 10% dei voli era costituito da aerei privati e la metà di questi aveva viaggiato per meno di 500 chilometri. Il problema è ambientale e sociale: l’1% della popolazione mondiale, con gli aerei, è responsabile di metà delle emissioni totali.
Il fenomeno oramai sta dilagando sempre di più. Una volta i voli privati erano appannaggio di grandi uomini d’affari che, anche per ostentare una ricchezza diversa, con la scusa che per loro il tempo è denaro, sceglievano il jet privato per volare da un continente all’altro. Poi sono arrivati i vip dello star system che a colpi di selfie da postare sui profili social possono permettersi certi costi proibitivi per altri, ora però sono anche i capi di Stato o ministri dei governi a preferire il volo privato a quello di linea della compagnia di bandiera. E’ il caso scoppiato, ad esempio, in Inghilterra in questi giorni sostenuto da il quotidiano di Londra, il Guardian, quello del primo ministro inglese Rishi Sunak “giunto al suo terzo viaggio in jet privato in soli dieci giorni”. Racconta il giornale che “la scorsa settimana è volato da Londra a Blackpool su un jet della Raf da 14 posti, un viaggio di 230 miglia che avrebbe richiesto circa tre ore di treno. La settimana prima ha fatto lo stesso a Leeds, cosa che avrebbe potuto fare in due ore e mezza di treno, ma che non sarebbe sembrata così affascinante.
I jet privati, in particolare, sono tra i mezzi di trasporto più inquinanti in assoluto. Il loro alto tasso di emissioni di diossido di carbonio per passeggero li rende da 5 a 14 volte più inquinanti di un volo di linea. Ciò è dovuto principalmente alla loro grandezza e al loro basso rendimento energetico. Ma sono i numeri delle richieste degli ultimi due anni post pandemici a preoccupare, infatti sono molte le aziende private del settore a dichiarare di aver registrato una crescita considerevole nelle richieste e nelle prenotazioni. Uno studio dell’anno scorso fatto per conto di Airbus Corporate Jets ha rilevato che il 65% delle grandi aziende statunitensi intervistate ha utilizzato regolarmente jet privati, un terzo aveva iniziato durante la pandemia e quasi tre quarti ha affermato di aver pianificato di utilizzare maggiormente i jet privati nei prossimi due anni.