Il cancelliere tedesco ha ribadito di voler chiedere al presidente russo di ritirare le sue truppe dall’Ucraina e di raggiungere un accordo che sia considerato accettabile e giusto da Kiev
Gli attacchi missilistici russi sull’Ucraina sono “forzati e inevitabili”, anche per colpa dell’Occidente che continua ad armare Kiev e così facendo allontana i negoziati di pace. Questo era stato il tono usato senza sconti da Vladimir Putin, in un colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, alcuni mesi fa, parlando della situazione in Ucraina e della possibilità di una risoluzione per via diplomatica del conflitto.
Ma in un’intervista alla stampa tedesca, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz continua a cercare una maniera, una via diplomatica per porre fine alla guerra in Ucraina, soprattutto attraverso negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin.
Sono trascorsi 340 giorni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, dopo l’attacco di Putin iniziato il 24 febbraio 2022. Mosca continua a minacciare l’escalation anche a seguito della decisione di inviare i carri armati Leopard, di fabbricazione tedesca, da parte di altre nazioni della comunità europea e al rinnovato appoggio degli Usa all’Ucraina. Tuttavia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz assicura che si deve evitare a tutti i costi un conflitto Russia-Nato, per scongiurare l’escalation minacciata da Mosca. “È assolutamente necessario parlare con Putin e personalmente continuerò a farlo, come lo farà il presidente francese Emmanuel Macron”, così oggi si è espresso in una intervista all’agenzia Dpa. Nella stessa intervista Scholz ha anche spiegato di aver un dialogo schietto e diretto con il leader russo aggiungendo di avergli detto che deve assolutamente comprendere che la “Russia non potrà dettare la pace con l’Ucraina”.
“Parlerò di nuovo con Putin al telefono, perché è necessario parlarci. Spetta a Putin ritirare le truppe dall’Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite umane”. Scholz crede nel dialogo tra le parti, ma resta convinto su chi dovrebbe fare il primo passo anche nelle richieste di un’eventuale tregua o bozza di pace. Il cancelliere tedesco infatti attribuisce interamente a Putin la responsabilità del conflitto, ricordando che tra lui e il leader russo ci sono state altre conversazioni telefoniche che “non sono state in tono scortese”, ma che lo zar è intenzionato a continuare fino a quando non annetterà “parti del Paese vicino” con la forza. Secondo Putin però, se la guerra è ancora in corso e i negoziati sono così lontani, è proprio colpa del sostegno occidentale a Kiev, che incoraggia il presidente Zelensky a rifiutare di sedersi al tavolo delle trattative. Scholz, però, ha ancora una volta ribadito al presidente russo che non ci può essere soluzione diplomatica se Mosca non ritira prima le truppe dal territorio ucraino, una posizione condivisa con gli Stati Uniti.