Antonio Cassano ha sganciato una bomba che riguarda un top player del Milan. Ecco le sue condizioni e perché non dovrebbe giocare
Il Milan è in crisi nera. Il mese di gennaio 2023 ha regalato solo 5 punti in campionato, l’eliminazione in Coppa Italia, la sconfitta nel derby di Supercoppa e due pesanti umiliazioni subite dalla Lazio, 4-0 all’Olimpico, e dal Sassuolo, corsaro a San Siro per 2-5. Il dito è puntato sulle prestazioni della squadra e in particolare su alcuni giocatori, decisivi per la vittoria dello scudetto, ma che oggi sembrano essere dei lontani parenti.
Il 2-5 con cui il Sassuolo 17esimo in classifica ha battuto a domicilio il Milan campione d’Italia ha certificato con assoluta certezza la crisi in casa rossonera. Lo smacco di San Siro non andrà giù ai tifosi del diavoli, costretti da settimane a guardare i giocatori della loro squadra del cuore camminare in mezzo al campo. La pazienza ha un limite, e se è giusto essere riconoscenti per quanto fatto nella passata stagione, ora è anche giusto guardare avanti. Per farlo se necessario occorrerà rivedere gli uomini da schierare e lasciare fuori alcuni top player, anche solo per dare un segnale allo spogliatoio.
L’emblema della crisi del Milan ha le sembianze di Theo Hernandez, un treno fino allo stop per i mondiali, oggi uno dei terzini peggiori della nostra Serie A. Molle e poco incisivo in fase di spinta, assolutamente inconsistente in fase difensiva. Basterebbe guardare il 5 gol del Sassuolo a San Siro firmato da Mateus Henrique su assist del fantastico Domenico Berardi. Il fantasista calabrese è sulla fascia e in marcatura ha Theo, dopo l’aggancio errato la palla finisce al francese che però si fa letteralmente scippare il pallone e rimane inerme a guardare il suo avversario offrire un cioccolatino per l’accorrente centrocampista brasiliano che insacca il gol del momentaneo 1-5.
Theo era al rientro per un affaticamento muscolare che lo aveva tenuto fuori nel big match di Roma contro la Lazio. Eppure c’è chi non crede al suo malanno fisico. Antonio Cassano ha infatti ipotizzato una scelta tecnica alla base del forfait dell’Olimpico e non un infortunio. La scelta di mister Pioli sarebbe dettata dalla volontà di lanciare un segnale allo spogliatoio, segnale evidentemente non colto visto il 4-0 finale. Stessa cosa che si è ripetuta anche con il Sassuolo con Rafael Leao, lasciato in panchina nel primo tempo. I risultati però sono sempre gli stessi, nonostante i tentativi del tecnico rossonero di lanciare un segnale ai suoi, la crisi tecnica continua a proseguire, chissà che a questo punto non sia in crisi anche lo spogliatoio.