L’ex attaccante ha parlato della squadra azzurra in esclusiva a Notizie.com: “Spalletti sta facendo un percorso straordinario. E non mi sorprenderei se anche in Europa riuscisse ad arrivare in fondo, perché ha già dimostrato di poter replicare anche in quei contesti la qualità e l’intensità che si vede in ogni partita in Italia”
Napoli gli ha dato la possibilità di esordire in Serie A, prelevandolo dal Gualdo in Serie C1 e offrendogli l’opportunità di mettere alla prova quel sinistro magico nel livello più alto del calcio italiano. E Arturo Di Napoli, per tutti “Re Artù”, quell’occasione l’ha sfruttata, iniziando una carriera ad alti livelli che gli ha consentito di giocare in club importanti e arrivare a quasi 200 gol da professionista. Ecco perché a quella piazza è particolarmente legato, tanto da seguirla con grande attenzione anche adesso, mentre sta vivendo una seconda avventura professionale da allenatore.
E vedere la squadra azzurra dominare il campionato, non può che fargli piacere, come ha raccontato in esclusiva ai microfoni di Notizie.com: “Credo che i numeri parlino chiaro. Il Napoli è la miglior difesa, il miglior attacco. E in più ha rappresentato il nostro calcio nel mondo attraverso la Champions League, dandogli lustro. Ho solo parole di grande elogio per quello che sta facendo, un percorso che sta portando avanti Spalletti, una persona che stimo molto. Credo che stia facendo qualcosa di straordinario nel Napoli, perché questa squadra è un po’ che si esalta e che gioca bene. L’elemento che più salta all’occhio adesso è il ricambio in panchina. Come si è potuto vedere in particolare nel periodo di assenza di Osimhen, quando Simeone e Raspadori non lo hanno fatto rimpiangere. Hanno qualche alternativa importante e questo ti permette di avere uno standard di livello, di gioco e di qualità costante. Ecco, è questa la differenza che emerge di più con gli anni scorsi“.
Una rosa ampia, e dove nessuno crea polemiche e tutti si sentono pienamente coinvolti nel progetto: “I risultati sicuramente aiutano, quella è la miglior medicina per qualsiasi sport. Ma c’è molto altro. Credo che il Napoli sia oggi un top club. Quando parlo di percorso, includo anche il presidente De Laurentiis, che spesso è stato criticato. A lui va dato il merito di aver portato giocatori importanti, non per forza a fronte di maxi-investimenti. D’altronde non credo che spendere sia sinonimo di vincere, la storia ce lo insegna. Occorrono competenza e progettualità. Il Napoli ha fatto questo. In rosa ha tutti calciatori titolari e di volta in volta vengono inseriti a seconda della partita e dello stato di forma“.
A questo punto, però, capitalizzare il tutto con la vittoria dello Scudetto è un obbligo: “Il Napoli non potrà commettere errori. Penso che 13 punti possano sembrare tanti, ma al tempo stesso possono essere anche pochi. Basta poco e metti in discussione tutto. Credo che Spalletti e i giocatori stessi siano ben consapevoli di poter scrivere una pagina importante di storia per una città così importante, che ha un background di spessore e che in passato ha potuto contare sul più grande di sempre. Ha entusiasmo e lo espande all’Italia intera. Sono di origine napoletana e mi permetto di dirlo parlandone con cognizione di causa. E poi c’è il popolo napoletano che non ti permette di abbassare la guardia. Il desiderio di rivalsa è forte, c’è voglia di riprendersi un qualcosa che è stato vissuto solo anni fa. Sono convinto che nessuno permetterà cali di tensione. C’è una città intera che spinge questa squadra“.
E con un entusiasmo così, per “Re Artù” tanto vale sognare anche in Europa, puntando ad arrivare fino in fondo: “Sì, è possibile. E sia chiaro, non mi faccio abbindolare dall’andamento in Italia. Per i motivi che ho appena elencato, il Napoli può giocare in Champions e in campionato con la stessa qualità e intensità, perché oggi ha una rosa competitiva. Ormai è nelle loro corde mantenere lo stesso livello di resistenza, Di Lorenzo può correre per 4 partite di seguito e non gli viene un crampo. Sono tutti giocatori funzionali alle idee dell’allenatore, che oggi ha la possibilità di scegliere tra vari elementi. Credo che possa giocarsela su entrambi i fronti allo stesso modo. E poi i 13 punti in campionato ti permettono magari di sbagliare una partita, quantomeno di gestirla, strizzando anche incosciamente più l’occhio alla Champions. Fermo restando che in Europa ci sono squadre di un certo spessore, il Napoli non ha nulla da perdere. Questa spensieratezza farà male alle squadre che affronterà, perché il loro obiettivo principe resta il campionato, ma pure in Champions stanno facendo un percorso importante“.