Prossimo a tornare ad esibirsi sul palco dell’Ariston, Kekko Silvestre, frontman dei Modà, è molto felice di essere parte del cast di Sanremo 2023, ed è molto grato a Amadeus che gli ha dato questa opportunità. Intervistato dal Corriere della sera Kekkò ha parlato prima del successo che lo ha travolto e poi del periodo in cui è stato lontano dalla musica, non per sua volontà.
Il cantante dei Modà ha rivelato di aver sofferto di depressione, ha avuto anche degli attacchi di panico che inizialmente ha ignorato ma poi ha dovuto prendere consapevolezza di quello che gli stava accadendo. Kekkò ha confessato di aver ignorato alcuni sintomi legati al “male oscuro”, ma poi il fisico gli ha presentato il conto e non ha potuto più ignorare la patologia. Un giorno si è svegliato paralizzato, non riusciva a muovere le gambe e ha creduto di avere una grave malattia degenerativa: “Il 29 aprile 2021 mi sono svegliato e non riuscivo a piegare le gambe. Pensavo fosse un’influenza ma dopo dieci giorni a letto ho temuto che potesse essere una malattia degenerativa.” 
In seguito ad alcuni analisi e visite il neurologo gli ha diagnosticato la depressione e da quel momento non ha potuto più ignorare il problema, che da più punti di vista lo ha anche allontanato dalla musica: “Mi ha visitato un neurologo e mi ha diagnosticato la depressione. Ho capito tutto dopo. Da anni avevo attacchi di panico prima dei concerti, ma sono andato avanti negando, mostrandomi forte anche per il senso di responsabilità verso la mia famiglia e i miei genitori.” Il cantante ha poi aggiunto: “La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te.” Kekkò ha poi ricordato come ha vissuto la pandemia e tutto ciò che ha portato, inizialmente sospendere il tour gli è sembrato un bene ma poi ha accumulato ansia e stress e alla fine il blocco fisico è stato inevitabile.
Kekkò: “Non sono ancora guarito, ma…”
Anche la preoccupazione della figlia che gli chiedeva come mai non cantava più è stata deleteria. Poi ha deciso di curarsi, sottoporsi ad una terapia farmacologica e oggi sta sicuramente meglio ed è felici di cantare di nuovo: “I farmaci sono il veleno di cui parlo nella canzone. All’inizio li vedi così, pensi che quelle medicine si diano ai pazzi. Mi vergognavo, ma lentamente sono tornato a vedere i lati positivi della vita”.
Infine il cantate ha ammesso di essere ancora in cura, non è guarito del tutto, ma ha intrapreso la strada giusta per la rinascita: “Non sono guarito, ma il tour dell’anno scorso mi ha lasciato carico di adrenalina e mi ha fatto capire che se stai sul divano non guarisci. Questo mi ha dato il coraggio di affrontare il Festival.”
