Stipendi più alti da Gennaio: ecco chi ci guadagna

Dal mese di Gennaio 2023 è previsto un aumento di stipendio per una parte dei contribuenti: scopriamo di chi si tratta.

Da tempo era una notizia presente nell’aria e a partire da questo Gennaio, il tutto si è reso effettivo, nel cedolino dello stipendio infatti di moltissimi lavoratori è stato inserito il taglio dei contributi previdenziali previsto proprio dalla Leggi di Bilancio. A rientrare in questa agevolazione sono una parte dei lavoratori che hanno uno stipendio entro una certa soglia.

Aumento stipendio
Aumento stipendio, Notizie.com

Per chi invece ha una retribuzione superiore, fino alla soglia dei 2.692 euro, risulta invece confermato lo sgravio di due punti già in vigore lo scorso anno, che arriva ad un massimo di 54 euro sempre in termini lordi.

Partiamo subito dicendo che ad essere inclusi in questa nuova decisione sono tutti i dipendenti pubblici e privati salvo i lavoratori domestici, secondo quello che riporta il Corriere.it: “Il taglio riguarda la quota di contribuzione a carico del lavoratore, fissata per la componente previdenziale al 9,19 per cento: scenderà quindi al 6,19 per cento fino alla soglia dei 1.923 euro mensili e al 7,19 per chi non supera i 2.692. Va ricordato che tutto ciò non avrà impatto sulle pensioni future degli interessati: la legge prevede esplicitamente che siano calcolate come se il versamento fosse pieno”.

Aumento stipendio, cosa cambia tra le varie fasce retributive?

E’ una novità che interessa una parte dei contribuenti e dei loro guadagni, già da questo mese di Gennaio infatti, si sono visti dei cambiamenti nella busta paga dei dipendenti privati e pubblici.

Aumento stipendio, Notizie.com

Ma cosa succede ai vari livelli di reddito? Allora se lo stipendio del mese non supera i 1.923 euro lordi allora la riduzione sarà di 3 punti e quindi su un compenso di 1.200 euro al mese, ci sarà un aumento di 36 euro rispetto i 24 che esistevano in precedenza. Per chi invece percepisce 1.900 euro, si arriva fino a 57 euro lordi, in più. Discorso diverso per chi invece percepisce circa 2 mila euro al mese, in questo caso lo sconto riparte da circa 40 euro e cosi via.

Ad ogni modo, il particolare di cui tenere conto, cosi come ricorda l’Inps è che il calcolo viene sempre fatto su base mensile, quindi se un mese, il lavoratore suddetto guadagna di più e quindi supera una determinata soglia, vuol dire che in quella occasione il beneficio verrà ridotto e cosi via, stesso discorso se invece in un determinato mese, per qualche motivo il guadagno venisse abbassato.

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