Papa Francesco si appresta ad affrontare un nuovo viaggio internazionale. Si tratta del 40mo da quando è stato nominato Pontefice. L’obiettivo nel Paese che andrà a visitare è fin troppo chiaro
L’obiettivo di Papa Francesco è fin troppo chiaro. In merito al suo prossimo viaggio internazionale che sta per concretizzarsi. Ovvero quello di promuovere la riconciliazione. Le sue prossime mete sono la Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan. Per quanto riguarda quest’ultimo Paese si tratta della prima volta che un Pontefice si reca. Non si è mai verificato nella storia. In questo ennesimo viaggio non è il solo visto che, insieme a lui, c’è anche l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, e il moderatore della Chiesa di Scozia Iain Greenshields. Poco prima di andare verso l’aeroporto, il Papa ha incontrato una decina di migranti e rifugiati proprio del Paese.
Successivamente si è diretto all’Aeroporto di Fiumicino. L’arrivo è previsto per le ore 15 (italiane). Sarà accolto all’aeroporto internazionale N’djili dal Nunzio Apostolico monsignor Ettore Balestrero. Oltre anche al primo ministro Jean-Michel Sama Lukonde Kyenge. Subito dopo il trasferimento al Palais de la Nation (a La Gombe). Successivamente incontrerà le autorità, la società civile e il corpo diplomatico. Infine il passaggio alla Nunziatura apostolica. Nella giornata di domani (verso le ore 09:30) è prevista la messa all’aeroporto. In lingua francese e in lingala.
Nello stesso pomeriggio sono in programma due incontri: il primo con le vittime della violenza in corso nell’est del Paese e poi con i rappresentanti di alcune opere caritative. Nella giornata di giovedì 2 febbraio, invece, incontrerà i giovani ed i catechisti allo Stadio dei Martiri di Pentecoste. Poi la visita del primo ministro Sama Lukonde Kyenge. Nel pomeriggio, alle 16:30, l’incontro di preghiera con i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Con tanto di dialogo con i Gesuiti presenti nel Paese.
Il giorno dopo volerà nella capitale del Sud Sudan, Giuba. Poco prima, però, si fermerà nella Vip Lounge dell’aeroporto Internazionale di Kinshasa con il presidente della Repubblica per un incontro privato di alcuni minuti. Partenza prevista per le 10:40 ed arrivo per le 14 (ora italiana). Nel Palazzo presidenziale ci sarà l’incontro con i vicepresidenti della Repubblica: Riek Machar Teny Dhurgo (SPLM-IO), James Wani Igga (SPLM), Taban Deng Gai (SPLM-IO), Rebecca Nyandeng Garang De Mabior, moglie di John Garang, e Hussein Abdelbagi (South Sudan Opposition Alliance).
Sabato 4 febbraio, nella Cattedrale di Santa Teresa, incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi. Successivamente incontro privato con i membri della Compagnia di Gesù. Alle 15:30 (sempre italiane) l’incontro con gli sfollati interni nella Freedom Hall. Al Mausoleo “John Garang“, (alle 17 italiane) ci sarà la preghiera ecumenica. Domenica 5 febbraio, alle 8:45 ora locale, celebrerà sempre lì la Santa messa, prima del rientro a Roma previsto alle 11:30 locali, con ritorno nel nostro Paese alle 17:15.