Plusvalenze Juve, l’avvocato Auci: “Ecco cosa succederà adesso”

Gli ultimi due sono stati giorni importanti e determinanti per la storia recente del club bianconero. La Corte d’appello della Figc ha reso note le motivazioni della sentenza e la società ha già annunciato che presenterà ricorso. Per capire meglio quali saranno i prossimi scenari, la redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva l’esperta di diritto sportivo

Ieri la Juventus è venuta a conoscenza delle motivazioni della Corte d’appello della Figc e a partire da quel momento ha subito iniziato a preparare la sua linea difensiva per il Collegio di Garanzia del Coni, al quale si rivolgerà entro 30 giorni, nei termini previsti per il ricorso, per fare valere la “fondatezza delle ragioni della Juventus, pur nel dovuto rispetto – precisa il club – alle istituzioni che lo hanno emesso“. Una mossa che il club bianconero intende fare – come spiegato in una breve nota diffusa ieri sera – considerando la decisione “viziata da illogicità, carenze motivazionali e infondatezza in punto di diritto“.

Juventus
Juventus, ricevute le motivazioni il club prepara il ricorso (Ansa) – Notizie.com

Per capire meglio i possibili sviluppi, la redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva Francesca Auci, avvocato esperto di diritto sportivo per DCF Sprot Legal: “La Juventus, come altri club, aveva proposto eccezioni preliminari e pregiudiziali, a vario titolo e per ragioni diverse, avverso alla riapertura della procedura, che la Corte Federale non ha accolto. L’istituto della revocazione è un istituto molto poco frequente la cui applicazione è disciplinata in modo generico, sicché il club, ritengo, non condivida le motivazioni in tal senso. Riguardo alla revocazione c’erano infatti pochi precedenti e la giurisprudenza precedente faceva presumere fosse difficile una riapertura del filone riguardante le plusvalenze“.

Le ragioni della condanna

Perché la Juventus è stata condannata?

Le motivazioni della Corte Federali stabiliscono a riguardo che ‘il fatto nuovo che prima non era noto è proprio l’avvenuto disvelamento della intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori. Il fatto nuovo è dunque l’assenza di un qualunque metodo di valutazione delle operazioni di scambio e la presenza di un sistema fraudolento in partenza (quantomeno sul piano sportivo) che la Corte federale non aveva potuto conoscere e alla luce del quale la decisione deve essere diversa da quella qui revocata’. La Corte afferma che il quadro fattuale noto a maggio sarebbe radicalmente mutato. A riguardo la Corte Federale, precisa, che oggi è ‘mutato il quadro fattuale nel quale ci si muove, che è radicalmente diverso da quello esaminato dalla decisione revocata’. La stessa motivazione rileva come il suo compito non si sia potuto limitare a determinare un valore in assoluto. Né di operare una valutazione del prezzo scambiato. Ha dovuto invece valutare i comportamenti (scorretti) e gli effetti di tali comportamenti sistematici e ripetuti sul bilancio. Le intercettazioni e i documenti provenienti dal Club hanno permesso di accertare l’intenzionalità sottostante all’alterazione delle operazioni di trasferimento e dei relativi valori: in parole povere, il dolo sistematico“.

Allianz Stadium
L’Allianz Stadium della Juventus (Ansa) – Notizie.com

Perché lo stesso discorso non è valso per altri club?

È la stessa Corte che lo spiega laddove precisa che ‘appare inevitabile tenere distinte le posizioni riguardanti la FC Juventus S.p.A. rispetto alle altre squadre. La ragione della necessaria distinzione di merito riposa, ed è considerazione sin troppo ovvia, nella circostanza che la FC Juventus S.p.A. e i relativi amministratori e dirigenti sono stati oggetto di diffuse e ripetute evidenze dimostrative prodotte dalla Procura federale. Diversamente per gli altri deferiti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere efficacemente l’accusa nei loro confronti’. In tal modo la Corte Federale d’Appello ha spiegato come dalla documentazione acquisita dalla Procura della Repubblica di Torino non si possa rilevare dolo per le altre società coinvolte, anche perché tutte le intercettazioni riguardano soltanto il club bianconero“.

I prossimi scenari

Cosa può fare adesso il club bianconero?

La Juventus proporrà ricorso al Collegio di Garanzia dello sport presso il Coni. Però una riduzione della pena sarebbe una ipotesi eccezionale (almeno in base alle norme), perché il Collegio di Garanzia è un organo di legittimità e non può entrare nel merito della decisione assunta. Nel caso in cui questa venisse ritenuta illegittima, il Collegio di Garanzia potrebbe rinviare di nuovo la trattazione del merito alla Corte Federale D’Appello, che in quel caso dovrebbe avere un’altra composizione. Se venisse invece ritenuta legittima, la sanzione rimarrebbe invariata e la Juventus dovrebbe ricorrere al TAR“.

Continassa
La sede della Juventus alla Continassa (Ansa) – Notizie.com

Ma la Juventus rischia anche la Serie B?

Per saperlo dobbiamo aspettare di capire come evolverà l’altro filone di indagine, relativo alle manovre stipendi, per il quale il procuratore Chinè ha recentemente chiesto la proroga di ulteriori 40 giorni per proseguire le indagini. Il codice di Giustizia prevede la facoltà per la procura di richiedere un’ultima ulteriore proroga di 20 giorni, allungando ulteriormente la durata della procedura. Un’altra penalizzazione ovviamente rischierebbe di complicare la situazione della Juventus. Inoltre, bisognerà capire cosa vorrà fare la Uefa, che il primo dicembre scorso ha aperto un’indagine per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per il club e sul Fair Play Finanziario. Le questioni sono molte ma hanno livelli temporali diversi, per cui è opportuno aspettare di vedere come evolveranno gli eventi per poter farsi un’idea più completa“.

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