Haiti, omicidio presidente Jovenel Moise: arrivano importanti novità direttamente dal Paese e non solo in merito al suo assassinio
Ad un anno e mezzo dalla sua uccisione arrivano delle importantissime novità che riguardano l’ex presidente di Haiti, Jovenel Moise. Ricordiamo che, quest’ultimo, è stato ucciso il 7 luglio del 2021 da un commando di 28 persone di nazionalità colombiana e haitiana-statunitense si era intrufolato nella sua villa. Uccidendo l’uomo e ferendo la moglie (poi ricoverata in ospedale). Nel momento dell’attacco era presente anche la loro figlia, che è riuscita a salvarsi nascondendosi nella stanza del fratello. In merito a questo agguato, però, ci sono degli importanti aggiornamenti.
Ovvero che tre haitiani-americani e un cittadino colombiano sono stati accusati negli Stati Uniti d’America di essere coinvolti nell’assassinio del presidente del Paese. Questo è quello che ha fatto sapere il Dipartimento di Giustizia americano. L’obiettivo del commando era proprio quello di uccidere il leader di Haiti. Sostenuta da un ex giudice della Corte Suprema haitiana. Anche se, di quest’ultimo, non si conosce affatto il nome. Composta da mercenari colombiani con il supporto di una spedizione clandestina di armi direttamente dagli USA.
I quattro incriminati sono considerati i capibanda che si sono intrufolati nell’appartamento dell’uomo. Questo è quello che riporta il noto quotidiano ‘New York Times‘. Ricordiamo che le istituzioni governative del Paese, subito dopo l’assassinio del loro presidente, si sono completamente disintegrate. Basti pensare che, con il passare dei mesi, le cose sono notevolmente peggiorate . Tanto è vero che Haiti è diventato il Paese più povero dell’emisfero occidentale. Dove la criminalità ha continuato a crescere sempre di più.
Il quotidiano ha reso noti anche i nomi di coloro che sono stati incriminati. Si tratta di: James Solages e Joseph Vincent (doppia cittadinanza haitiana e americana) e Germán Alejandro Rivera García (colombiano accusato di guidare un gruppo di mercenari che operano ad Haiti). Infine troviamo Christian Emmanuel Sanon: cittadino haitiano americano, è stato accusato di capi d’accusa relativi al contrabbando.