Dopo il passaggio a DC, James Gunn si esprime sull’eterna rivalità tra Marvel Cinematic Universe e DC Extended Universe.
Il passaggio di James Gunn dall’universo Marvel a quello Dc ha scosso la fan base di entrambe gli studios, generando numerose discussioni sui social, a cui il regista statunitense ha voluto rispondere con grande schiettezza.
La storia della collaborazione tra Gunn e la Disney (azienda proprietaria della Marvel) è stata caratterizzata da numerose ombre, che forse hanno convinto definitivamente il regista de I guardiani della Galassia (2014) alla definitiva rottura con il colosso californiano. Nonostante ciò Gunn ha voluto confrontare i due universi mantenendo grande rispetto nei confronti della realtà che gli ha permesso di esprimersi fino a pochi mesi fa.
DC supererà Marvel?!
Sebbene sul piano prettamente economico la Marvel abbia semplicemente demolito DC negli ultimi quindici anni, Gunn ha voluto puntare sulle particolarità dell’universo DC, auspicando ad un futuro ricco di novità e ricchezza narrativa: “Un sacco di gente è convinta che si tratterà di una Marvel 2.0 e, in tutta onestà, ho imparato un sacco di roba alla Marvel. Ma penso che ci saranno molte differenze. Una delle ragioni per cui amo davvero la DC è che è davvero un altro universo, un mondo alternativo. Sai, generalmente con la Marvel hai a che fare con New York, Chicago, San Francisco e poi ci sono altri posti del mondo che, però, sono luoghi di finzione. Nell’universo DC ci sono Metropolis e Gotham, Themyscira e Atlantis e Bialya, un vero e proprio universo di finzione ed è questo il mondo che stiamo creando. Ci stiamo per addentrare in un mondo dove i supereroi esistono e sono esistiti per diverso tempo in una forma o nell’altra”.
Il regista originario del Missouri ha proseguito l’intervento, preparando gli spettatori ad una fase del DC Universe inedita: “Rispetto alla Marvel degli esordi, questa nuova DC sarà più pianificata, perché abbiamo un gruppo di scrittori che sta lavorando per elaborare completamente la storia. Ma intendiamo anche creare un universo in cui, come in Guerre Stellari, ci sono ere diverse, luoghi e cose differenti. O come in Game of Thrones in cui i personaggi sono più moralmente complessi”.