Una terribile notizia arriva direttamente dall’Università della città: il corpo di una ragazza è stato ritrovato senza vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le prime indagini di rito
Un mese di febbraio del nuovo anno che è iniziato nel peggiore dei modi. Una tragica notizia arriva direttamente da Milano, precisamente dall’Università ‘Iulm‘ dove è stato ritrovato il cadavere di una ragazza. A quanto pare quest’ultima si sarebbe suicidata visto che, attorno al collo, aveva una sciarpa appeso ad una porta. Il corpo, senza vita, della ragazza è stato trovato in un bagno. Si tratta di una 20enne di origine sudamericana, ma che aveva residenza nel capoluogo lombardo. Sul posto sono intervenuti immediatamente i carabinieri che hanno avviato le prime indagini.
In seguito alle loro ricerche è stato rinvenuto anche un bigliettino della stessa ragazza che manifestava le sue intenzioni di suicidarsi. Non solo: chiedeva anche scusa e spiegava le ragioni del suo gesto che paravano di “fallimenti personali e nello studio“. Ci sono anche il Radiomobile, la Rilievi ed il Reparto Investigativo dei Carabinieri. Il suo corpo è stato trovato poco prima delle ore 7 (precisamente alle 06:45) del mattino da un custode. Lo stesso che stava iniziando il giro di apertura degli istituti quando non ha visto la drammatica scena. Il cadavere si trovava all’interno dell’edificio 5 in via Carlo Bo.
Sul corpo della ragazza non sono presenti segni di violenza. Scartata, quindi, l’ipotesi che sia stata uccisa. Nel frattempo il Senato Accademico ha deciso di sospendere tutte le elezioni che erano previste nella giornata di oggi. Non solo: osservare anche tre minuti di silenzio. Lo stesso Ateneo ha voluto esprimere tutto il suo dolore e vicinanza alla famiglia, parenti ed amici della vittima. Con la speranza che nessuno “spettacolarizzi” il dolore che in questo momento stanno provando.
Così recita una nota. Nella giornata di ieri, martedì 31 gennaio, i suoi genitori avevano denunciato la sua scomparsa dopo che non riuscivano a mettersi in contatto con la figlia. Messaggi e chiamate andate completamente a vuoto. I dirigenti e professori non hanno voluto rilasciare alcun tipo di dichiarazione a riguardo.