Il premier Meloni in visita a Berlino in questo 3 febbraio. Il presidente del Consiglio ha incontrato anche il cancelliere Olaf Scholz.
Il premier Meloni in questo 3 febbraio è stata a Berlino per un incontro con il cancelliere Scholz. Al termine del colloquio, il presidente del Consiglio ha ribadito l’importanza “della cooperazione tra i due Paesi per soluzioni europee su temi complessi in questi tempi come per esempio l’Ucraina o la competitività dell’intero sistema economico dell’Ue“.
La stessa leader di Fratelli d’Italia, citata da TgCom24, ha ricordato come “Italia e Germania sono legate da un rapporto bilaterale esteso in ormai quasi tutti gli ambiti, da un partenariato con una forte interconnessione economica oltre che naturalmente da due economiche che possono definirsi complementari“.
Il premier Meloni e la visita in Ucraina
In questa conferenza stampa il premier Meloni ha ribadito il suo sostegno all’Ucraina: “La nostra posizione non è mai cambiata: abbiamo fatto ogni sforzo necessario. Poi naturalmente le competenze vengono divise e in questo momento siamo impegnati con la Francia sulla difesa missilistica. Come Italia siamo arrivati al sesto pacchetto di aiuti e non faremo mancare il nostro sostegno. Noi come Italia continueremo a lavorare per aiutare l’Ucraina fino a quando e lo faremo insieme ai nostri partner europei. Su questo tra Roma e Berlino c’è sicuramente piena sintonia”. E sul viaggio a Kiev il presidente del Consiglio ha assicurato: “Andrò prima del 24 febbraio“.
Migranti ed energia
In questa conferenza stampa il presidente del Consiglio ha toccato un tema sicuramente molto delicato come quello dei migranti: “Non credo che aiutare i trafficanti ad arricchirsi sia il modo giusto per affrontare il problema. Io sono a disposizione per aprire i consolati in Africa e distribuire chi può entrare. Diverso è gestire il tutto mescolando regolari, irregolari, profughi e immigrati economici come se fossero la stessa cosa“.
Un breve passaggio anche sul tema energia: “Noi siamo impegnati sul tema della sicurezza energetica e vogliamo proseguire il lavoro fatto fino a questo momento. Ci stiamo concentrando principalmente sulla collaborazione con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo per rendere l’Italia un hub di approvviggionamento. E penso che presto potremmo anche diventare uno snodo per l’idrogeno verde, un fronte sul quale siamo molto concentrati“.